Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La polizia locale come "biglietto da visita"

Il giudizio di Domenico Di Stefano

Condividi su:
Dieci giorni fa due unità della nostra Polizia Locale sono state investite durante il rilevamento di un incidente stradale: il maresciallo Carlo Piccoli è stato operato ieri per la ricomposizione della frattura di tibia e perone e ne avrà per parecchi mesi mentre l’agente Marilena Iacobucci è in attesa di sapere se i legamenti del suo ginocchio hanno retto o meno. A loro vanno gli auguri più veri per una guarigione e una convalescenza serene e positive. Voglio sinceramente rivolgere un plauso di gratitudine a tutti gli appartenenti al corpo della Polizia Locale di San Salvo; a ciascuno di loro, uno per uno indistintamente, rinnovo la stima per una professione e una divisa che davvero sono il primo “biglietto da visita” della città. Mi sta particolarmente a cuore il nuovo assetto del Corpo di Polizia Locale di San Salvo, assetto progettato e determinato dal Comandante Silvana Paci la quale, in un tempo anche fin troppo breve, ha dato nuovo impulso e nuova organizzazione al Corpo. Per questo La ringrazio mentre ricordo a Lei (e a me stesso) che la strada è ancora lunga e irta di difficoltà ed impegno che, comunque, non possono e non debbono spaventarci. E ancora incoraggio gli ufficiali e gli agenti della Polizia Locale di San Salvo che sono chiamati in prima persona ad essere protagonisti di questo cambiamento: sia quelli che hanno da subito “accettato” e condiviso la sfida con la consapevolezza che “il nuovo” è sempre sinonimo di crescita, sia coloro che nutrono ancora fatiche e nostalgie e che magari hanno bisogno di più tempo per entrare nei nuovi schemi. Ognuno si prenda legittimamente il tempo che vuole purché si remi, più che legittimamente, tutti nella stessa direzione. In definitiva, chiudendo questo passaggio con una battuta, mi dispiacerebbe se tutto l’amore per San Salvo, se tutta la “sansalvesità” che ha già conquistato il Comandante Paci la smarrissimo proprio noi titolari del luogo! Non entro nel merito della riorganizzazione del Corpo, non è compito mio, tocca al Comandante valorizzare uomini e mezzi. Ho seguito le varie fasi e so che il tutto è stato definito previa una campagna di ascolto e di coinvolgimento di tutte le donne e gli uomini a disposizione (e già questo mi pare un fatto nuovo e intelligente), cercando dunque di rispettare le “caratteristiche” e i “desideri” di ufficiali e agenti, al fine di mettere TUTTI nelle condizioni di avere un quadro generale delle competenze e delle mansioni che, di concerto con le specificità di ognuno, costituiscono davvero quelle figure professionali non più catalogabili come “vigili urbani” ma piuttosto riconoscibili come Polizia Locale del Terzo millennio. Ed un primo segnale in questo senso è stato il Corso di Educazione alla Legalità e alla Sicurezza Stradale che abbiamo svolto qualche settimana fa per gli studenti dell’Istituto di Scuola Media Superiore “Raffaele Mattioli” della nostra città. Si è trattato di un esperimento unico in scala nazionale: sì, San Salvo è stata la prima città d’Italia a sperimentare nella scuola (classi 4° e 5°) il Simulatore di Guida sotto l’effetto dell’alcool e delle sostanze stupefacenti, a cura dell’Adiconsum di Roma. Cosi come straordinariamente interessanti si sono rivelate le lezioni con supporti audiovisivi del Commissario della Polizia Locale di Verona (per le classi 1°, 2° e 3°). Per chiudere, come è noto, con la testimonianza del Campione MOTO 2 Andrea Iannone, quasi nostro concittadino, al quale va la nostra gratitudine e il nostro in bocca al lupo per ogni successo. Ma un plauso particolare e sincero lo voglio fare ancora una volta alla “nostra squadra”, alle nostre ufficiali e agenti che hanno chiarito e dimostrato l’uso del Precursore e dell’Alcool Test, oltre al Drug Test, tutti strumenti, insieme al Telelaser, in dotazione alla Polizia Locale di San Salvo: lo sapevate? Se qualcuno non ancora lo sapeva adesso lo sa e sa anche che questi attrezzi esistono per essere usati e devono essere usati per il bene di tutti i cittadini, soprattutto i più giovani. E non è un caso se abbiamo volutamente iniziato con i giovani questo corso di Educazione alla Legalità e, se permettete, anche questo nuovo “modo” di porsi della Polizia Locale verso le nuove generazioni, modalità dialogica, preventiva ed educativa ma, quando si infrange la legge, decisamente dura e sanzionatoria. Con i ragazzi siamo stati chiari. Abbiamo preso un impegno con loro in un momento di grande stress emotivo che la nostra città ha vissuto lo scorso agosto, quando tensione e dolore ci hanno divisi ma anche accomunati. Proprio allora è iniziato, forse inconsapevolmente, un primo filo di dialogo. Che si è sviluppato durante i giorni del Corso ma che deve continuare, concretamente. Stiamo raccogliendo le opinioni scritte dai ragazzi su questa esperienza, ne valuteremo suggerimenti ed eventuali critiche, ne terremo conto per ulteriori iniziative. Ecco intanto alcune nostre proposte e idee. Stiamo costituendo con i giovani un gruppo di consultazione e divulgazione sulla sicurezza stradale che sia di supporto alla Polizia Locale, ognuno nel rispetto del reciproco ruolo, ma fondendo linguaggi ed esperienze. Un primo incontro lo abbiamo fatto la settimana scorsa nei locali del Comando e debbo confessare che è stato bello ricevere i giovani proprio in quello stesso luogo che in estate era inviso ai più. Stiamo pensando, ad esempio, al coinvolgimento di alcuni giovani nelle operazioni di pattugliamento estive accanto agli agenti. In verità sarebbe auspicabile che detta esperienza la facessero anche alcuni genitori perché, diciamocela tutta, la prima agenzia educativa è e rimane la famiglia che non può rinunciare alla sua funzione, magari delegando in bianco la scuola e le altre istituzioni: il lavoro in rete è la vera ricchezza sociale purché ognuno faccia la sua parte con responsabilità e senza latitanze. Dunque il coinvolgimento delle famiglie è un obiettivo troppo importante e certamente lo faremo. E poi dobbiamo cominciare ad allargare il discorso anche verso i più piccoli, Scuole Medie Inferiori e scuole Elementari. Il tutto senza smarrire l’orizzonte di tutte le altre prerogative e competenze: al proposito anticipo solo che sono in dirittura d’arrivo il Regolamento per la Tutela degli Animali (ex. cani randagi e non), il nuovo Regolamento di Polizia Urbana (visto che quello attuale ha oltre trentanni!), una ulteriore serie di regolamenti e ordinanze che ineriscono il traffico e non solo e anche la nuova Sala Radio visto l’obsolescenza avanzata di quella esistente. Per chiudere: la Polizia Locale va sostenuta ed incoraggiata per la straordinaria mole di lavoro e competenze, va guardata non solo come un sistema repressivo e sanzionatorio (che quando occorre deve essere impietoso) ma anche come bagaglio di educazione e prevenzione, concetti che declinano anche il valore della sicurezza e della cittadinanza, va ringraziata per tutti i servizi a tutela del cittadino e per il bene comune. Solo così cresce una comunità e proprio così deve continuare a crescere il senso di appartenenza ad un luogo fisico, popolato da cittadini consapevoli, dalla cultura dei diritti e dei doveri, da un rinnovato senso di civiltà che non può prescindere dall’impegno e dalla partecipazione di tutti gli attori sociali e istituzionali. Affinché, parafrasando la Campagna Nazionale di Sicurezza Stradale, si cammini tutti “sulla buona strada”.
Condividi su:

Seguici su Facebook