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Dopo lo tsnunami ora l'incubo è il nucleare

Il racconto shock di Giuseppe Sabatino, originario di Castelguidone, che vive da anni in Giappone

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La piccola comunità di Castelguidone, nel cuore dell’Alto Vastese, ha vissuto con un’apprensione del tutto particolare la catastrofe del Giappone. Un “figlio” di Castelguidone, infatti, Giuseppe Sabatino, vive da anni nel paese nipponico. Emigrato per lavoro negli anni scorsi, opera da tempo, proprio in Giappone, nel campo della ristorazione. Giuseppe segue con interesse le vicende del suo paese natale e dell’Alto Vastese grazie ad internet, leggendo le news pubblicate on line da Il Nuovo Molise. Contattato dalla redazione, Giuseppe Sabatino ha accettato volentieri di raccontare cosa vedono i suoi occhi in queste ore concitate. «La situazione è ancora critica. - scrive - C’è ancora lo tsunami e il terremoto non si è fermato neanche un minuto. In molti sono senza mangiare. Qui sono le 11,06 di mattina, fra otto minuti arriva tsunami. Siamo senza corrente elettrica, senza gas, senza benzina. Ma ciò che maggiormente ci preoccupa, ora, è la paura del nucleare. Non sappiamo più di che cosa bisogna avere paura di più. Siamo sottoposti ad un enorme stress, e non si riesce più a dormire. I treni sono fermi, c’è tanto panico. Le strade che si aprono, i palazzi che fanno a testate. La situazione è peggio di quella causata dalla guerra contro gli americani. Barche per strada, case e macchine in mare. Le autorità dicono che questa situazione di caos durerà ancora un mese. Siamo tutti sconvolti. Vivo qui da undici anni ed è la prima volta che succede una cosa del genere. Neanche le persone più anziane hanno ricordi di così tanta distruzione. Sembra come se fosse esplosa un’altra bomba nucleare». Frasi concitate, buttate sulla tastiera, che ben testimoniano il caos e lo sconcerto che attanagliano la popolazione giapponese in queste ore. La situazione, questo raccontano le immagini che arrivano dal paese nipponico, non è ancora sotto controllo. Le scosse sismiche si susseguono senza interruzione e l’incubo della contaminazione nucleare, per via dei danni subiti dalle centrali, è più che concreto. Sulla pagina di Facebook di Giuseppe Sabatino decine e decine di residenti di Castelguidone, amici d’infanzia o semplici conoscenti, hanno lasciato un messaggio, hanno chiesto informazioni. Lui, nonostante il caos e le comprensibili difficoltà che sta vivendo, ha risposto con questo post, ringraziando e rassicurando tutti: «Commento per tutti i miei amici: in famiglia stiamo tutti bene e ringrazio di cuore voi tutti per il pensiero».
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