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Non si placano le polemiche sulla presunta parentopoli

Il Centro Destra rincara la dose ed esce con il manifesto

redazione
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SAN SALVO - Il centrodestra sansalvese dopo aver diramato 2 comunicati stampa rincara la dose e esce con un manifesto sulla presunta Parentopoli sansalvese. L’opposizione attacca a testa bassa sulla elargizione di "posti" e servizi pubblici facendo i nomi delle persone che sarebbero coinvolte: parenti di assessori o dirigenti municipali, o militanti del Pd o, prima ancora, dei Ds: due educatrici, un agente municipale, un responsabile di una struttura sociale, due vincitori di altrettante borse lavoro, una responsabile di cooperativa che gestisce un servizio pubblico per contro del Comune, una consulente, una lavoratrice della mensa comunale. Nove nomi stampati sui manifesti fatti preparare dal centrodestra, che punta il dito contro l’amministrazione e contro il PD: “Questi sono gli esempi più lampanti, altri ve ne sono. D’altro canto – si legge nel comunicato che ricalca il manifesto - come vengono gestiti i concorsi nel Comune amministrato dal centrosinistra viene spiegato dal Tribunale amministrativo regionale di Pescara, che ha recentemente annullato il concorso per un posto di lavoro a tempo indeterminato nel Comune: nelle commissioni di esame ci sono persone che ben conoscono i candidati che poi vincono il concorso”. Nella risposta che l'opposizione da al Sindaco si legge "Signor Marchese, sapevamo che, dopo i nostri nove esempi concreti di gestione di politica personale e del personale, Lei ci avrebbe insultato. Le parole da Lei usate contro di noi nella conferenza stampa di sabato scorso (“meschinità, incapacità, nefandezze, incauti, imprudenti, piccoli”) potremmo valutarle per essere segnalate all’Autorità giudiziaria. Invece, vogliamo considerarle basse si, ma facenti parte di una battaglia politica e quindi, proprio per non trasformare il Comune in Aula di Tribunale, resteremo nell’ambito della politica, MA POLITICA DEMOCRATICA, Signor Marchese. Noi del centrodestra apparteniamo al Partito Popolare Europeo, che democratico lo è da sempre. E siamo cristiani. Non speculiamo su chi ha bisogno e sappiamo che l’esercizio dei diritti democratici è sancito dalla nostra Costituzione e, prima ancora, dalla Dichiarazione dei diritti universali, scaturiti dalle Rivoluzioni americana e francese. Esse, fondando le società moderne, sancirono il passaggio dei diritti politici dai Signorotti (Re, Conti e… Marchesi) alla libera scelta di tutti gli uomini. Per questo vorremmo pensare che"[...] le persone da noi indicate (ndr) "militino nella Sua corrente del direttivo del Partito Democratico SOLO in virtù delle loro convinzioni personali. E questo perché noi, amanti della Libertà, vorremmo che tutti (compreso le quattro menzionate Sue collaboratrici) fossero libere da ogni condizionamento, finanche da quello che potrebbe derivare dal collaborare con un sindaco, che è anche il capo della loro corrente politica. Noi sappiamo quanto Lei che i concorsi pubblici e le selezioni delle borse lavoro sono tenute da funzionari pubblici, ma anche il più irreprensibile dei funzionari pubblici può sentirsi ed essere condizionato quando vi partecipano la moglie di un collega, la figlia di un ex assessore, la nipote acquisita di un vice sindaco o i germani di un assessore in carica. Noi del centrodestra siamo cristiani e vorremmo che si aiutassero per davvero i più bisognosi. Per questo vorremmo che le centinaia e centinaia di migliaia di euro spesi e/o gestiti da chi sa Lei siano arrivati davvero ai bisognosi. Ma è cosi ? “Lo vedremo, vivendo”… come cantava Battisti.
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