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Manovra finanziaria, la Cgil abruzzese scende in piazza!

Manifestazione a Pescara in Piazza Sacro Cuore alle 18:00

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«La Cgil Abruzzo si mobilita contro l'ennesima manovra finanziaria sbagliata e iniqua, perché continua a colpire le fasce più deboli, risparmiando i più forti». E' quanto ha detto Paolo Castellucci, segretario provinciale della Cgil, annunciando la protesta di oggi in Piazza Sacro Cuore, a Pescara. L'appuntamento è fissato per le 18.00 e ci sarà anche lo Spi, pronto a far sentire la propria voce, così come i numerosi compagni che saranno in Piazza Montecitorio, a Roma per gridare: «giù le mani dalle pensioni»! «Ancora una volta – ha aggiunto Castellucci – ci troviamo a dover contestare il merito di una manovra che non rispetta un regime di equità, ma aggiunge ulteriori elementi di ingiustizia, che non fanno altro che aumentare le differenze tra le diverse classi sociali. Pertanto, chiediamo un cambiamento di rotta e ci appelliamo al Parlamento, affinché ripristini criteri di equità ». Il primo sì al Senato è previsto per oggi (giovedì 14 luglio), domani tocca invece alla Camera. Tra i diversi punti criticati dalla Cgil, Castellucci si sofferma sui tagli alle agevolazioni fiscali e assistenziali del 5 per cento nel 2013 e del 20 per cento nel 2014. «Il taglio di circa 10 miliardi agli enti pubblici – ha spiegato – comporterà un irrigidimento da parte della spesa e un ulteriore ridimensionamento, a scapito dei più deboli». «Per non parlare poi – ha aggiunto – degli ulteriori balzelli, come il ticket di 25 euro al Pronto Soccorso per i codici bianchi e di 10 euro per l'assistenza specialistica, a partire da lunedì prossimo. Questo significa che, se ad esempio, un anziano si sente male a causa del caldo asfissiante, ci penserà due volte prima di andare al Pronto Soccorso e magari cambierà idea. E se nei giorni successivi si aggraverà?». E alla Cgil non va giù nemmeno la rivalutazione delle pensioni, «che danneggia ulteriormente le minime e, quindi, le fasce più deboli». «Il governo ha fatto il contrario di quello promesso negli ultimi anni: ha aumentato le tasse e ridotto i servizi essenziali, comportando anche un ulteriore aggravio della spesa per le famiglie. Deve pensare a delle azioni che strutturalmente possano colpire l'evasione fiscale, liberare risorse e prendere misure, in grado di combattere il lavoro sommerso».
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