Carissimi Cittadini, ho chiesto un posticino alla stampa, perché ritengo che la paventata soppressione del Tribunale di Vasto, di cui soltanto il nostro Presidente del Consiglio dell’Ordine, avv. Nicola Artese, sta parlando con l’enfasi di chi tiene al suo territorio, merita una riflessione. Io sono venuta 28 anni fa a San Salvo ed ho assistito ad un crescendo del territorio, determinato dall’operosità dei cittadini, dall’ingegno degli stessi e , comunque, dallo sforzo comune ( condivisibile o meno) dei politici di allora di voler vivere in un territorio sempre “migliore”. Qui c’era l’Ospedale di Gissi, qui c’erano le industrie migliori etc. Oggi, l’Ospedale di Gissi è stato venduto, le nostre eccellenze mediche stanno cercando di evadere, perché non vi sono stimoli in ospedali relegati ad essere dei pronto soccorso o poco più. Ed ora, vogliamo permettere che anche il Tribunale scompaia. Dobbiamo essere SOPPRESSI come territorio, per un progetto realizzato sulla carta, senza alcuna conoscenza dei luoghi, delle strutture, delle necessità dei cittadini, della pericolosità sociale? Lasciatemolo dire cari politici : è una vergogna! Ed il vostro complice silenzio è ancora più preoccupante. San Salvo - Vasto diventa il corridoio facile da percorrere per la criminalità, un territorio in cui farsi curare ( e , ripeto, nonostante l’impegno e la grande professionalità dei nostri medici: ricordo a me stessa che il mio secondo figlio è guarito a Vasto) , dove ottenere giustizia diventa sempre più complicato: una periferia in cui tutto potrà accadere. E’ talmente penoso uscire per San Salvo ed aver voglia solo di tornare a casa perché ti senti straniero nella tua terra. Penso che la misura sia colma , cari politici e che questa sia un’occasione per tutti per saggiare quanto interesse muove ognuno di noi verso questa terra!