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Palomba (IDV): Chiodi dia una risposta concreta ai lavoratori dell'area industriale di San Salvo

Richiesta di pensare all'Abruzzo che soffre molto

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“Dov'è l' Abruzzo fuori dalla crisi economica ed occupazionale descritta da Chiodi nelle sue interminabili conferenze stampa? San Salvo forse non è parte dell'Abruzzo nella sua testa?” Se lo chiede Paolo Palomba, consigliere regionale dell'IdV, che spiega: “Me lo chiedo perché mentre Chiodi snocciola davanti alla stampa un successo dopo l'altro, l'area industriale di San Salvo rischia di non avere più un futuro. Raccogliamo per questo il grido d'allarme dei sindacati che in questi giorni denunciano la fuoriuscita di diverse decine di lavoratori della Pilkington e il rischio di delocalizzazione di diversi comparti, da ultimo quello dei forni di tempera che – probabilmente – verrà trasferito in Polonia. E se questa è la condizione dello stabilimento che vanta in Europa le tecnologie più all'avanguardia, è facile immaginare quali possano essere le ripercussioni su tutto l'indotto. Stessa cosa per la Flovetro che a causa della dismissione e ridimensionamento della Saint Gobain, così come denunciato dai sindacati, ha un futuro incerto che mette a rischio la produzione e quindi i lavoratori. “Noi dell'IdV, prosegue Palomba, - che abbiamo deciso di essere in mezzo alla gente, al fianco dei lavoratori nelle fabbriche - chiediamo a Chiodi di uscire dall'ubriacatura degli annunci e di dire concretamente quali sono le azioni che la Regione vuole mettere in campo per salvaguardare le centinaia di lavoratori degli stabilimenti di San Salvo e quali le azioni per evitare che i comparti produttivi vengano tutti delocalizzati altrove”. “Insomma – conclude il consigliere regionale - chiediamo a Chiodi di avere in mente anche quell'Abruzzo che soffre e molto, fatto di padri di famiglia che stanno perdendo il lavoro e che hanno diritto a delle risposte urgenti e chiare e di farlo non con conferenze stampa ma con azioni concrete”.
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