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Gestione dell'acqua pubblica e settore energia, il consigliere Palomba (IDV) chiede alla Regione Abruzzo di adeguarsi alla volontà popolare

Come emerso dal risultato del referendum del Giugno scorso

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Il consigliere regionale Paolo Paolomba (Idv) ha presentato una risoluzione con la quale chiede «la ricognizione degli atti legislativi e regolamentari regionali alla luce del referendum del 12-13 giugno 2011». «La risoluzione che ho presentato - spiega lo stesso Palomba - impegna la Giunta regionale a mettere a disposizione dei consiglieri tutti i dati e gli elementi necessari per stabilire la situazione di fatto per quanto riguarda la gestione del servizio idrico e del punto cui erano arrivati i processi di trasformazione alla luce della disciplina preesistente ed oggi abrogata. Chiedo, inoltre, di mettere a disposizione tutti i dati e gli elementi necessari per valutare le ricadute, sul programma energetico, del risultato del referendum sull’energia nucleare e chiedo anche conto delle eventuali modifiche da apportare al regime degli incentivi in materia di fonti di energia rinnovabile». In sintesi il consigliere Paolo Palomba invita la Giunta a «proporre un programma di attività per la precisa ricognizione e successiva definizione dei passaggi necessari, sia legislativi che regolamentari, per il rispetto del risultato del referendum del 12 e 13 giugno 2011». Di seguito il testo integrale della risoluzione presentata dal consigliere Palomba (Idv). RISOLUZIONE Oggetto: Ricognizione degli atti legislativi e regolamentari regionali alla luce del Referendum del 12-13 giugno 2011 Il Consiglio Regionale, Visto il risultato dei referendum nazionali che hanno modificato in modo sostanziale la disciplina di settori essenziali per la vita dei cittadini e per l’assetto dei servizi pubblici, in settori nei quali, sotto il profilo legislativo, regolamentare e della programmazione, la Regione è chiamata a svolgere un ruolo di particolare impegno; considerato che appare indispensabile un riordino normativo, quanto meno per rimuovere le previsioni che ora appaiono in contrasto con l’esito referendario; ritenuto, inoltre, che vi siano esigenze di portata più ampia e di carattere strategico, tali da richiedere di aprire una vera e propria stagione di ridefinizione delle politiche dei servizi e dell’energia, anche alla luce da un lato della dimensione finanziaria di tali politiche e dall’altro del rapporto con gli enti locali anche alla luce del processo di approvazione dei decreti sul federalismo; impegna la Giunta Regionale - a mettere a disposizione dei consiglieri tutti i dati e gli elementi necessari per stabilire la situazione di fatto per quanto riguarda la gestione del servizio idrico e del punto cui erano arrivati i processi di trasformazione alla luce della disciplina preesistente ed oggi abrogata; - a mettere a disposizione dei consiglieri tutti i dati e gli elementi necessari per valutare le ricadute sul programma energetico da un lato del risultato del referendum sull’energia nucleare e dall’altro delle modifiche al regime degli incentivi in materia di fonti di energia rinnovabile; - a proporre un programma di attività, concertato con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio e i Presidenti delle competenti commissioni, per la precisa ricognizione e successiva definizione dei passaggi necessari – legislativi, regolamentari, di atti di programmazione – in conseguenza del risultato del referendum del 12 e 13 giugno 2011
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