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Il PD provinciale chiede qualità nella scuola

Il partito pronto ad offrire il proprio contributo di idee e di proposte

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Il Gruppo consiliare alla Provincia e il Dipartimento Scuola provinciale del PD chiedono, dopo l’approvazione degli Indirizzi per il nuovo dimensionamento scolastico da parte del Consiglio Regionale, seppure a seguito dell’anomalia costituita dall’art. 19 della manovra estiva, che di fatto priva la Regione stessa della sua naturale competenza in materia di programmazione della rete scolastica, alla Provincia di Chieti di agire con tempestività ed efficacia per predisporre il Piano provinciale, assicurando la più ampia partecipazione di tutti i soggetti interessati. Si tratta di scelte di fondamentale importanza, dalle quali dipenderà la futura qualità dell’istruzione pubblica nel territorio provinciale. Si registra già un ritardo notevole nella definizione della nuova programmazione: il nuovo Piano doveva essere approvato dal Consiglio Provinciale entro il 30 novembre, ma in realtà non è stata ancora elaborata alcuna proposta. Il rischio che si corre è quello di creare pesanti disfunzioni per il sistema scolastico e gravi disagi alle famiglie (basti pensare al danno che può provocare, ai fini dell’attività di orientamento e dell’acquisizione delle iscrizioni la ritardata approvazione dei nuovi indirizzi formativi nelle scuole secondarie superiori oppure alle conseguenze negative per i Comuni nell’organizzazione dei servizi di trasporto e di assistenza per le scuole che saranno oggetto di accorpamento). Il Partito Democratico chiede con forza alla Giunta Provinciale che sia subito attivato un Tavolo Interistituzionale (analogo a quello che opera in Regione), che veda la presenza dei soggetti istituzionali, dei Dirigenti Scolastici e delle rappresentanze sindacali, per concertare rapidamente i contenuti del nuovo Piano provinciale. Il PD chiede, inoltre, che sul Piano così elaborato sia acquisito, prima dell’approvazione da parte del Consiglio Provinciale, il parere della Conferenza dei Sindaci: sono in gioco servizi importanti per le comunità locali e non si può prescindere dalla partecipazione attiva dei Comuni già sentiti in assemblea, ma utile sarebbe conoscerne i pareri. Il PD chietino è pronto ad offrire, in termini costruttivi e di collaborazione, il proprio contributo di idee e di proposte. Le priorità che indichiamo sono le seguenti: • considerare, ai fini degli accorpamenti imposti dalle norme di legge, non solo i parametri quantitativi (numero degli iscritti), ma anche le condizioni logistiche dei territori (viabilità, trasporti pubblici, tempi di percorrenza) per evitare, soprattutto nelle aree interne e montane, gravissimi disagi ai residenti e notevoli costi aggiuntivi per i Comuni; • tenere in conto il documento approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 27 ottobre 2010 recante una proposta di applicazione dell’art. 19 Legge n .111 del 2011 (manovra estiva); • valutare il fatto che molte Regioni hanno impugnato il suddetto articolo in quanto invasivo delle competenze regionali; • razionalizzare l’offerta formativa nel ciclo delle secondarie superiori, evitando le sovrapposizioni degli indirizzi formativi e legando la definizione degli stessi al contesto socio-economico (e quindi ai possibili sbocchi occupazionali), nonché all’effettiva disponibilità di sedi e dotazioni tecniche (anche allo scopo di ridurre ed ottimizzare la spesa) privilegiando la qualità formativa e mettendo al centro lo “studente” e non rincorrere le pure esigenze politiche di parte.
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