Ho letto ciò che ha scritto il 20 di dicembre u.s. Donato Di Rito, una persona che ritengo portatore di valori ideologici puri e di una integrità morale che nessuno gli può disconoscere, abituato a dire ciò che pensa e con la conoscenza profonda di chi vive la realtà locale, e non solo, da oltre 50 anni. Donato Di Rito esprime alcuni concetti che, pur non facendo nomi, sono riferiti a soggetti e a comportamenti che non è difficile da ricondurre a personaggi “ che fanno della politica una professione super pagata…”, che calcano la scena da tanti anni sia in campo nazionale che locale. Alla riflessione di Donato ne voglio aggiungere una mia, in un momento storico in cui il futuro del nostro Paese è legato alla responsabilità di tutti indistintamente, e in particolare di quanti, nei prossimi mesi o anni, andranno a fare scelte che, senza volere inutilmente enfatizzare, saranno decisive per il nostro futuro. La possibilità che ognuno di noi ha nel concorrere a decidere per il nostro futuro, deve essere necessariamente e responsabilmente confrontata con la capacità di sapersi misurare con il tempo attuale delle scelte, scevro da condizionamenti morali, mentali o culturali, e consapevole del danno che una riflessione superficiale o non obiettiva potrebbe conseguire a una decisione affrettata, o finalizzata a non tutelare il bene comune. La tentazione di lasciarsi prendere dall’istinto, dal risentimento, dalla “ dipendenza “ può essere forte per tutti quelli che, a vario titolo, nel tempo hanno recitato una parte importante nella politica, tenendo conto che può essere possibile recitare una parte utile, anche se non necessariamente di primo piano, da parte loro, ma è fondamentale pensare a quanti guardano alla politica con sospetto, a volte con rabbia e con disprezzo, significando che i tempi sono notevolmente cambiati e vanno capiti, altrimenti ci si colloca irrimediabilmente fuori dal contesto in cui si vive. Per ciò, a mio parere, le scelte vanno consapevolmente gestite, così come si sta facendo nell’ambito del raggruppamento del quale il sottoscritto fa parte e dal quale è scaturita la decisione di proporre per San Salvo un progetto che guarda al futuro del nostro Comune e del nostro territorio, individuando un candidato a sindaco, Tiziana Magnacca, che possiede queste caratteristiche, e un gruppo, nel quale tutti, compreso il sottoscritto, hanno fatto serenamente un passo indietro, dotato della necessaria consapevolezza, maturità e determinazione per ciò che, nell’interesse generale, bisogna fare. La speranza di cambiamento è forte e sentita nei sansalvesi, così come lo è nei confronti della politica in questo momento. Noi vogliamo che essa non vada delusa ma che vada compresa, e per questo ci accingiamo, con l’umiltà che ci contraddistingue, a intraprendere un percorso che pensiamo debba distinguersi, nei modi e nelle azioni, da ciò che è avvenuto fino a qualche mese fa a San Salvo, e, senza demonizzare il passato recente, ma tenendolo a debita distanza, debba ridare ai cittadini la voglia di riavvicinarsi alla politica senza temerla, e a noi la disponibilità a ricostruire con loro un rapporto di reciproca collaborazione e fiducia, nell’interesse di tutti.