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Elettrosmog, scoppia il caso a Fresagrandinaria

Il Comune ha dato l'ok all'installazione di un'antenna, l'opposizione mobilita la piazza

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FRESAGRANDINARIA - Inquinamento elettromagnetico e rischi per la salute, scoppia il caso a Fresagrandinaria. Il «regalo di Natale» dell’amministrazione comunale ai residenti di Fresagrandinaria è una bella antenna ripetitore per i telefonini, proprio a ridosso delle case, nella zona della Madonnina e Fonte Nuova. In questi termini la consigliere comunale Anna Dragonetti, capogruppo di minoranza, descrive quanto accade nel piccolo centro del Medio Vastese. «Nell’ultimo consiglio comunale, - spiega la combattiva consigliere comunale - hanno approvato il contratto di locazione, per un canone di 12mila euro l’anno, di un sito di proprietà del Comune, alla società Ericsson per la realizzazione di una “stazione radio base”. Il contratto prevede la possibilità, per la società conduttrice, di sublocare il sito ad altri operatori. Non è nota quindi né la quantità delle antenne né la quantità di onde elettromagnetiche dalle quali saremo bombardati. Le agenzie regionali per l’ambiente e l’istituto per la ricerca ambientale denunciano che l’aumento delle onde elettromagnetiche favorisce l’aumento delle malattie cancerogene. L’istituto per la ricerca sul cancro dell’organizzazione mondiale per la sanità ha classificato la radiofrequenza della telefonia mobile come cancerogeno di classe 2b. Gli oncologi raccomandano di osservare sempre il principio di precauzione». A Fresagrandinaria, invece, il sindaco socialista e la maggioranza danno l’ok all’installazione di un ripetitore, perché ai classici trenta denari non si può dire di no. «Durante il consiglio, - aggiunge Dragonetti - abbiamo chiesto che fosse installata il più lontano possibile dal centro abitato. Ci è stato risposto che quello è il sito più idoneo ed il canone di locazione costituisce una entrata irrinunciabile. Noi pensiamo invece che la salute dei cittadini valga ben più di 12mila euro l’anno e non permetteremo che il nostro sindaco la svenda per pochi soldi. Anche un consigliere di maggioranza, che abita nella zona, padre di due bambini, la pensa come noi, infatti ha votato contro. L’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ritiene “probabilmente cancerogena” l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. E’ assurdo che giovani padri e nonni della maggioranza possano permettere senza batter ciglio che si sacrifichi la salute dei propri figli e nipoti, per favorire gli interessi economici delle compagnie telefoniche. L’elettomagnetismo è particolarmente pericoloso per i bambini: infatti pare che i più a rischio tumori siano proprio i bambini. Il sito dove dovrebbe essere collocata la nostra antenna domina dall’alto anche la villetta parco giochi: non c’è che dire è stata proprio una scelta felice quella della maggioranza. I cittadini non sono affatto d’accordo sull’installazione dell’antenna. - chiude Dragonetti - Stiamo informando la comunità e la invitiamo a manifestare il proprio dissenso, aderendo alla raccolta firme per la eventuale installazione di questa cosiddetta stazione radio base in altro sito, il più lontano possibile dalle abitazioni, e di approvare un regolamento comunale che stabilisca anche per il futuro i luoghi idonei per simili impianti, tutelando nel modo migliore la salute delle persone».
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