E' ancora chiuso, alla stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo, il bar ''Buffet''. E' passato esattamente un anno da quando il locale pubblico ha chiuso i battenti e non è stata sufficiente un'interrogazione parlamentare, presentata da Arnaldo Mariotti, a ottenere un energico intervento da parte del gruppo Ferrovie dello Stato. Nello scalo vastese, al servizio di un comprensorio di centomila abitanti e con le due principali località del Chietino proclamate anche per quest'anno Bandiera Blu dell'Unione Europea, si assiste al paradosso che, per un caffè, un giornale o un panino, si debba ricorrere agli hotel della riviera, piuttosto distanti dai binari. Nell'atrio della stazione è stato sistemato un distributore automatico di bevande, ma questo non basta a placare le polemiche che si riaccendono -puntuali - con l'arrivo della stagione balneare. Contrariati i viaggiatori, perplesso il personale di stazione che 'gira' le proteste al compartimento di Ancona, dove si trova il competente ufficio e sensazione di diffuso disagio tra gli utenti in attesa dei treni, dieci al giorno a lunga percorrenza oltre a quelli periodici e regionali. La perdurante chiusura del bar, la cui redditizia gestione in tanti vorrebbero rilevare, viene insomma ritenuto un affronto bello e buono alla vocazione turistica della zona abruzzese.