50 anni fa è accaduto un evento tristissimo, la “morte” dell’Arco della Terra”, uno dei monumenti storici-architettonici più importanti e rappresentativi della nostra città. Costituiva l’accesso al borgo antico. I Salvanesi anziani ancora se lo ricordano. Quando sentono bisbigliare della vecchia “Porte de la Terre”, i loro occhi si bagnano ancora di lacrime per la commozione. Infatti , sotto la volta del grand’ Arco, hanno trascorso le ore più belle della loro adolescenza. Essi passavano sotto l’Arco per entrare in chiesa. Passavano sotto l’Arco per raggiungere l’edificio scolastico. Sotto quell' Arco, nel periodo del taglio delle spighe, i mietitori stanchi e accaldati si accovacciavano la notte, aspettando l' alba. Nei tempi antichi, i briganti catturati, venivano impiccati e lasciati appesi per lungo tempo. Purtroppo nel 1961, per imprudenza politica, l ‘Arco della Terra veniva ridotto in polvere dalla ruspe. Spazzato in pochi minuti il cuore della vita sociale e religiosa dei Salvanesi . Quale vantaggio per i cittadini? Quell’antico manufatto aveva resistito all’ attacco dei Saraceni, ma non alla violenza dei “novelli barbari”. Come mai la popolazione non è scesa in piazza? Perché la Soprintendenza per i Beni Archeologici non è intervenuta? La copia di quell’antico manufatto è stato riprodotto una ventina di anni fa. Che ne dite? Abbiamo pensato di ricordare ai giovani il 50° della “morte” dell’Arco, sperando che possa servire a scoraggiare eventi simili. Forse mi sono fatto prendere la mano dalla nostalgia. Nella foto- immagine, si vede la piazza di San Vitale dopo lo sventramento dell’ Arco della Terra