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Sovraffollamento carceri: problema sempre 'vivo' all'istituto di pena di Torre Sinello

Un numero di 80 detenuti in più rispetto al previsto. Situazione simile in altre strutture abruzzesi

a cura della redazione
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Un numero di 80 detenuti in più rispetto a quello previsto nella disponibilità della casa circondariale di Torre Sinello di Vasto. Continua a farsi sentire anche nell’istituto di pena di contrada Salotto il problema del sovraffollamento, comune alla gran parte delle carceri italiane. Il dato è contenuto in un ‘dossier’ sulla popolazione carceraria in Abruzzo, aggiornato alla fine del mese di gennaio di quest’anno 2012. Nelle 8 carceri della regione, complessivamente, risultano ristrette 2.008 persone, a fronte di una capienza regolamentare che è fissata a 1.531 posti. Di fatto un detenuto su quattro è di troppo. Il rapporto è a cura del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia nel quale viene evidenziato un numero totale di 66.973 reclusi, rispetto ad una previsione nelle strutture di tutta Italia pari a 45.688. Anche dalle nostre parti, insomma, viene rispecchiato il quadro nazionale in questo specifico settore. Questa la ‘fotografia’ in Abruzzo: Sulmona 433 detenuti (capienza 301), Teramo 414 (231 posti), Lanciano 303 (193), Vasto 278 (198), Chieti 141 (83), Avezzano 93 (52 posti). Gli unici istituti in cui il numero dei detenuti è inferiore alla capienza regolamentare sono quelli di Pescara, con 201 persone a fronte di una capienza di 268, e dell'Aquila, 145 su 205 posti disponibili. Nel dettaglio dal rapporto emerge che nelle 8 case circondariali abruzzesi sono rinchiusi 1.942 uomini, quando la capienza prevista è di 1.467 e 66 donne su 64. I detenuti stranieri sono 369, di cui 350 uomini e 19 donne. La maggior parte di essi proviene dall'Africa (181) e dal resto d'Europa (159). Complessivamente i detenuti in attesa di giudizio di primo grado sono 246 su un totale di 574 imputati, mentre quelli condannati a pene definitive sono 1.271 (il dato non include i 163 internati). A Vasto, evidenziano il direttore del carcere Carlo Brunetti ed il responsabile della Polizia Penitenziaria, Ettore Tomassi, si ‘convive’ con una situazione di sovraffollamento da ormai diversi anni.
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