Sospendere le ipotesi di insediamento di nuovi siti ad alto impatto ambientale all'interno dell'area industriale di Punta Penna e procedere alla modifica della destinazione d'uso dell'agglomerato industriale che si affaccia sulla Statale 16 in area artigianale e commerciale.
E' quanto sollecitano, attraverso una richiesta firmata, numerosi titolari di attività imprenditoriali che insistono nella zona di Punta Penna.
In riunione presso l'Olearia 'Di Vito', azienda prospiciente l'area di via don Pino Puglisi dove prevista la realizzazione della centrale a biomasse su iniziativa della 'Istonia Energy', gli imprenditori hanno ospitato rappresentanti del Comitato della Tutela del Territorio e cittadini.
Gli aderenti al sodalizio, costituitosi in città per contrastare i previsti nuovi impattanti insediamenti a Punta Penna, hanno ricostruito le vicende delle varie autorizzazioni e ribadito la propria posizione di contrarietà non solo all'impianto da 4MW della 'Istonia Energy' ma anche ad un futuro da 17 MW e ad un impianto per lo smaltimento di rifiuti speciali della 'Puccioni spa' e ad un cementificio in previsione.