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Uil Abruzzo: no all'aumento delle tasse

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Nota stampa Uil Abruzzo sugli aumenti di IRAP e IRPEF per i cittadini abruzzesi causati dal superamento dei limiti concordati della spesa sanitaria regionale Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa ha confermato aumenti immediati di Irap e Irpef per gli abitanti delle sei regioni che hanno sforato i limiti della spesa sanitaria, tra le quali vi è l'Abruzzo. Vengono al pettine i primi nodi di una lunga stagione di cattivo governo della sanità regionale. Non si possono attribuire tutte le responsabilità alla Giunta in carica, perché il dissesto ha radici profonde. Anzi, restano valide alcune delle opere intraprese in questi mesi, dalla costituzione dell'Agenzia Sanitaria Regionale al disegno di legge regionale sul funzionamento delle strutture sanitarie e l'utilizzo appropriato dei regimi assistenziali. Vero è però che il meccanismo che è scattato è automatico a fronte del superamento dei limiti concordati di spesa, e a meno di aver coltivato illusioni sulla sua negoziabilità e sulla possibilità di spuntare rinvii, è chiaro che non si è fatto abbastanza e tempestivamente per scongiurarlo. Alla luce di questa punizione che subiscono i cittadini abruzzesi per il mancato controllo della spesa sanitaria regionale, risalta l'assurdità della diversione operata con gli accreditamenti in favore di una clinica privata, a prescindere dalla programmazione, dando soddisfazione a pressioni indebite, e l'incapacità di tenere con continuità e severità l'attenzione sugli obbiettivi di risanamento e riforma del sistema. La Uil Abruzzo, contraria all'aumento delle tasse regionali in un contesto di impoverimento dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e a fronte di conti pubblici mal tenuti, avverte come un pesante colpo questi aumenti che nemmeno vanno a finanziare investimenti ma pagano errori, omissioni e ritardi della politica regionale. 1 giugno 2006
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