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Progetto ''Equal'' sui mestieri invisibili

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Il Comune di San Salvo ha ottenuto un finanziamento di 672.410,65 euro nell'ambito del progetto comunitario Equal sui mestieri invisibili, strategie per la promozione dell'occupazione e dell'emersione del lavoro nero. A darne notizia è stato il Sindaco di San Salvo Gabriele Marchese. ''Il nostro progetto- spiega Marchese- grazie alla sua alta valenza è stato interamente finanziato. Esso intende affrontare l'elevata percentuale di esclusione dal mondo del lavoro degli individui appartenenti alle fasce deboli della popolazione, in particolare donne ed immigrate, che intendono prestare o hanno prestato la propria attività lavorativa nella cura delle persone in ambito familiare. Parlo delle cosiddette badanti. L'attività professionale di questo target di lavoratrici o lavoratori, pur essendo particolarmente importante per il benessere di molte famiglie abruzzesi, non sembra infatti avere ancora assunto una sua dignità sul mercato del lavoro regionale. Seppure registriamo una crescente richiesta di lavoratrici da impiegare in questa attività, a tale aumento non sembra corrispondere un'altrettanta disponibilità di figure professionali qualificate con esperienze lavorative documentabili e continuative in questo settore. Il realtà sono molte le persone che senza alcuna formazione professionale specifica lavorano in nero al servizio di famiglie, prive quindi di contratti di lavoro e di garanzie previdenziali ed assistenziali. Questo fenomeno emergente- sottolinea il Sindaco Marchese- ha generato una distorsione nel mercato delle professioni del sociale, per cui la crescente richiesta di badanti, pur avendo creato un nuovo bacino occupazionale nel settore dei servizi alla persona, ha di fatto prodotto la moltiplicazione delle professioni invisibili operanti nel sommerso, con rapporti di lavoro precari ed il cui rovescio della medaglia è l'offerta di prestazioni lavorative approssimate. Questo nostro progetto- aggiunge Marchese- vuole creare le premesse, dopo una accurata analisi del fenomeno sul nostro territorio, affinchè possano essere garantiti a 100 lavoratori e lavoratrici uno strumento di formazione per il miglioramento della qualità delle prestazioni e la successiva applicazione nel mondo del lavoro. A beneficiarne- conclude il Sindaco - non saranno solo le neo badanti, che avranno così la possibilità di essere regolarizzate, ma le stesse famiglie beneficiarie del servizio, perché esso potrà essere svolto con quella giusta professionalità che oggi manca e che invece, attraverso questo nostro progetto, sarà utile per garantire più sicurezza e tranquillità''. Il progetto si articola in tre anni e prevede delle macrofasi di applicazione: dalla ricerca funzionale all'analisi del fenomeno, alla informazione e sensibilizzazione, alla creazione di un comitato tecnico interstituzionale, alla raccolta delle adesioni, orientamento e counseling, alla formazione di accesso per i beneficiari finali e di aggiornamento per i beneficiari intermedi. Le macrofasi si concluderanno con la sperimentazione di inserimenti lavorativi e con la creazione della rete di servizi di incrocio tra domanda ed offerta di lavoro. dall'Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni del Comune di San Salvo
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