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Palomba (Cd): Anche in Regione Abruzzo gli sportelli anti-stalking

Ieri depositata la proposta

a cura della redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

Oggi è stata depositata, in Consiglio regionale,  la proposta di legge  per la istituzione degli sportelli anti-stalking anche nella Regione Abruzzo. Il lavoro di preparazione ha preso a riferimento altre proposte identiche fatte nelle altre regioni italiane  e vuole essere un contributo concreto e preventivo per  contrastare la barbarie della violenza di genere e più in generale della persecuzione che limita le libertà individuali. La proposta di legge porterà come prima firma quella del consigliere Paolo Palomba (CD) che invita i colleghi di tutti gli schieramenti ad unirsi a lui per consentire l’istituzione di punti di ascolto per i cittadini, la proposta di legge si pone vari obbiettivi: da un lato vi è la volontà di fornire un servizio specifico di informazione, assistenza e orientamento delle vittime e dall’altro ha l’intento di contribuire all’implementazione di una rete tra le istituzioni pubbliche, le forze dell’ordine e le realtà del terzo settore, utile a valorizzare le azioni poste in essere dai vari soggetti, nonché di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica agevolando la prevenzione del fenomeno o la sua precoce individuazione. 

«Il primo intervento per contrastare gli abusi e le violenze di genere, deve mirare a facilitare la possibilità di chiedere aiuto. Spesso le vittime non agiscono per timore di ritorsioni e per paura di lacerare il proprio ambito sociale e familiare. Il nostro compito deve essere quello di aiutare a superare le difficoltà che nei momenti di crisi, anche economica, si moltiplicano in maniera esponenziale. La Regione deve essere in prima fila in questa battaglia di civiltà, insieme alle associazioni, agli enti e anche alle aziende».

È quanto ha dichiarato il consigliere Palomba, che continua: «Chiameremo in Commissione, per confrontarci e per avere suggerimenti migliorativi, tutte le istituzioni e associazioni che vorranno contribuire oltre che tutti gli organi di comunicazione per fare in modo che ci sia una partecipazione totale della società abruzzese alla lotta alla barbara violenza di genere».

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