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portualità abruzzese

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Sulla portualità in Abruzzo interviene il Sindaco di San Salvo Gabriele Marchese, il quale, nel considerare prioritari il corridoio Adriatico e le autostrade del mare, esprime anche perplessità sulla posizione del Commissario del Consorzio Industriale di Vasto. ''Il corridoio Adriatico e le autostrade del mare- analizza Marchese- rappresentano sistemi infrastrutturali complessi che collegano il centro Europa al Mediterraneo e, nello stesso tempo, sono protesi verso i paesi balcanici e l'est europeo. La portualità abruzzese va poi inserita in un sistema di trasporto intermodale, mare, ferro, gomma, così come stanno richiedendo da tempo numerose grandi aziende che operano in Abruzzo. In questo senso la logistica va programmata in ambito regionale con riferimento ai sistemi di trasporto nazionali e internazionali. Nel sistema complessivo devono trovare un'importante collocazione le realtà realizzate o programmate in Abruzzo: il centro intermodale di Manoppello e gli autoporti di Avezzano, Roseto e San Salvo. Tutto va messo a rete perché l'Abruzzo possa esprimere al meglio le risorse a sua disposizione. I porti della nostra regione hanno una rilevanza marginale nel contesto dell'Adriatico, sono tutti di rilevanza regionale o interregionale, con l'eccezione di Pescara che è classificato porto di rilevanza nazionale. Tutti insieme i porti abruzzesi movimentano circa 2 milioni di tonnellate di merci all'anno, contro i 120 annui che movimentano i porti dell'Adriatico. Questi dati- sottolinea il Sindaco di San Salvo- impongono che in Abruzzo vi debba essere una sola autorità portuale''. Ed ecco la stoccata al Commissario del Consorzio Industriale di Vasto e, assieme, la proposta: ''La posizione espressa dal Commissario del Consorzio Industriale di Vasto di gestire le attività portuali mercantili mediante una società a forma mista a prevalente capitale privato è riduttiva e anacronistica rispetto alle prospettive, ma anche rispetto ai piani regionali. Occorre provvedere alla costituzione di un'agenzia portuale regionale che detti le linee di indirizzo generali di sviluppo dei porti abruzzesi, proponga alla Regione quali finanziamenti mettere a disposizione e disponga soluzioni gestionali coordinate per tutti i porti. Così come bisogna prevedere una gestione integrata del porto di Vasto con l'autoporto di San Salvo. Dunque- prosegue Marchese- la gestione del porto di Vasto deve avvenire in maniera coordinata con quella degli altri porti abruzzesi ed il tutto inserito nel contesto regionale ed i cui riferimenti vanno considerati anche in funzione degli autoporti presenti o programmati. Da ultimo, l'agenzia regionale dovrà occuparsi anche dello sviluppo della nautica da diporto, visto che in Abruzzo mancano circa 2.600 posti barca. L'attuale Governo regionale- conclude il Sindaco di San Salvo- nel corso dei cinque anni di gestione non è stato capace di dare risposte alle esigenze che le forze produttive abruzzesi stanno richiedendo da molti anni. Mi auguro che il nuovo Governo regionale possa avere una visione strategica e sia in grado di dare risposte in termini di modernità per lo sviluppo della nostra Regione''. San Salvo, lì 15.2.2005 Dall'ufficio stampa e pubbliche relazioni del comune di San Salvo
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