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ICI: Il Comune impone tariffe non dovute

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Il comune di San Salvo, fa pagare l'ICI a tutti i cittadini proprietari di terreni edificabili nel Piano Regolatore Generale, indipendentemente dalla effettiva edificazione e dall'esistenza degli strumenti attuativi. Da tempo, il Comune attua il recupero dell'I.C.I. e delle penali previste per i ritardati pagamenti presso tutti i cittadini che, per svariati motivi, non hanno ottemperato al versamento dell'imposta nei tempi dovuti. Il Piano Regolatore del comune di San Salvo prevede, tra le altre cose, tutta una serie di aree nelle quali l'effettiva edificabilità è legata a due fattori: la formazione del comparto e l'effettiva approvazione da parte dell'amministrazione per la realizzazione del progetto. Il singolo proprietario quindi si vede espropriato della possibilità ''effettiva e concreta'' di poter edificare, essendo questa possibilità legata alle decisioni di altri. Questa ''spoliazione di possibilità'' può essere rappresentata dalla mancata approvazione di piani attuativi a seguito di variazioni del PRG per le zone ricomprese in piani di lottizzazione. Con la decisione n. 21644 del 16 novembre 2004 la Corte di Cassazione ha stabilito che l'I.C.I. è dovuta sull'area edificabile se è stato adottato il piano di lottizzazione e se la possibilità di edificare è concreta ed effettiva. Viene escluso che l'imposta possa colpire il terreno che, pur compreso nel PRG non è edificabile per mancanza degli strumenti attuativi. In tal caso, sostiene la Cassazione, ''ci troveremmo di fronte ad una imposta patrimoniale, e non ad un imposta sul reddito prodotto dalla plusvalenza determinata dal passaggio di quel terreno da agricolo ad edificabile''. ''E' per questo che la legge prevede che la utilizzabilità a scopo edificatorio deve essere legale ed effettiva al momento dell'imposizione fiscale''. Molti cittadini, però, anche dietro la sollecitazione del comune, hanno già versato l'imposta sui terreni di loro proprietà pur non esistendo i requisiti richiamati dalla Corte di Cassazione. Alla luce di questa contraddizione, ho protocollato una interpellanza al Sindaco Marchese che sarà discussa in occasione del prossimo Consiglio Comunale che prevede: - se l'Amministrazione Comunale intende prendere atto della sopraccitata sentenza; - cosa intende fare l'Amministrazione dei soldi (sia imposta che eventuali penali) che, alla luce di quanto espresso nella sentenza, ha impropriamente incassato; - se, l'Amministrazione ritiene di avviare autonomamente come del resto ha fatto per gli accertamenti, le pratiche di rimborso o se devono essere i singoli cittadini a farne richiesta; - se l'Amministrazione intende versare anche gli interessi legali maturati nell'intervallo di tempo intercorrente fra il versamento non dovuto dell'imposta ed il rimborso; - se l'Amministrazione intende dare delucidazioni (ed ampia e pubblica informazione) alla cittadinanza sui criteri da adottare per pagare l'ICI anche alla luce della sentenza della Cassazione sopra menzionata. Distinti Saluti. Mario D'Angelo Lista Civica ''L'Arco'' San Salvo (CH) 335-347995
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