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Commissariamento Consorzio di bonifica, Monteferrante: «Un altro esproprio»

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C’è una certa avversione per i consorzi, per tutti i consorzi e molti ne reclamano la chiusura definitiva. Potrebbe essere una scelta giusta ma al momento molti consorzi esistono e sarebbe meglio amministrarli nel territorio di loro competenza. Nel nostro territorio, nel silenzio di troppi ,si sta attuando, piano piano, un esproprio di competenze non solo nelle funzioni dei singoli consorzi ma anche  assegnando fuori dal territorio ruoli che dovrebbero essere ricercati prima tra le competenze presenti nel vastese.

Dopo l’ARAP, con un esproprio di una ventina di milioni di euro ai danni del nostro territorio si sta passando ad altri enti. È stato commissariato il CONSORZIO DI BONIFICA SUD, nato dalla fusione di quello di Campobasso  e quello di Chieti. Questo consorzio si occupa di bonifica, irrigazione, realizzazione e manutenzione delle strade di campagna, manutenzione ambientale e tante altre cose.

In ultimo il CONSORZIO DI BONIFICA SUD è committente della diga di Chiauci. Una robetta da niente! Le casse non sono piene, ci sono problemi e ha fatto bene la giunta regionale a prendere provvedimenti. Altra storia però è che questo territorio non riesce ad esprimere competenze e professionalità. Il Parco della Costa Teatina andata a Pescara (la sede doveva stare a Vasto) precede quella del consorzio di bonifica finita ad un professionista aquilano. Niente da dire sulle professionalità individuate e ben vengano, da queste, azioni positive ma possibile che su 350000 abitanti della provincia di Chieti non se ne trovi mai uno buono?

La responsabilità non è di chi fa le nomine ma della classe politica di questo territorio e mi riferisco al Vastese, divisa e che si accontenta di poco. Si accontenta di farsi le foto sorridenti con i potenti di turno e di qualche nomina buona per partecipare a cocktail a bordo piscina. Se proprio non  si riesce ad esprimere proposte condivise tanto vale non commissariare i consorzi ma l’intero Vastese.

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