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Il Comitato Civico Cittadino scrive al presidente Napolitano

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All’Ill.mo Presidente della Repubblica Italiana
On. Giorgio Napolitano
Piazza del Quirinale 00187 Roma

Carissimo Presidente, con molta umiltà ci rivolgiamo a Ella in quanto, da quello che si apprende in questi giorni dai principali organi di stampa, a breve ufficializzerà le dimissioni e quindi il prossimo discorso di fine anno agli italiani sarà il suo ultimo da Presidente della Repubblica. Per noi, qualora Ella accettasse il nostro consiglio, sarebbe l’ultima spiaggia per l’Italia, per gli italiani, per i nostri figli e i nostri giovani. Prima di leggere il contenuto della missiva La preghiamo di togliere dalla Sua mente e dal Suo cuore le parole populismo, qualunquismo e diritti acquisiti.

Presidente, la nazione va guidata come una famiglia. Se la famiglia è in grave difficoltà economica non si chiede ai figli di fare sacrifici mentre i papà cenano con caviale e champagne. Chi, come Ella, ha vissuto i tremendi anni della guerra può certamente comprendere ciò che stiamo scrivendo. Non è assolutamente possibile che i nostri parlamentari e i vari burocrati lì presenti, percepiscano circa 15000 euro al mese mentre il popolo è alla fame. E’ immorale. Non è assolutamente possibile che i vecchi parlamentari percepiscano un vitalizio da capogiro, per se e per le proprie famiglie, adducendo la frase “è un diritto acquisito”. Per il popolo non è mai un diritto acquisito, per chi governa si. E poi Presidente, non dimentichiamoci che lo stipendio lordo dei parlamentari viene corrisposto con i soldi ed i sacrifici della collettività. Loro, per il famoso diritto acquisito, non versano neanche un centesimo dalle proprie tasche.

Presidente per queste ragioni preghiamo Ella affinchè, nell’appello di fine anno, chieda ai nostri parlamentari una diminuzione del loro stipendio portandolo massimo a 5.000 euro e l’eliminazione per legge del vitalizio, vecchio e nuovo, in una notte, così come fece il governo Amato che tolse dalle tasche degli italiani, mentre dormivano, i loro diritti acquisiti sui conti correnti.

Presidente, se Ella dice questo nel discorso del 31 dicembre probabilmente la moltitudine degli italiani, mentre mangiano una fetta di panettone da 1 euro comprato in qualche discount, penseranno che forse un nuovo inizio ci sarà e i nostri figli non dovranno più fuggire né per vergogna né per lavoro. Così facendo il ricordo della Sua presidenza rimarrà sempre nel cuore degli italiani come esempio di moralità, di generosità e di giustizia. Sperando di aver toccato il Suo cuore e la Sua mente auguriamo a Lei e a tutti gli italiani il miglior futuro possibile.

Comitato Civico Cittadino San Salvo (CH)
Il Portavoce
Luca Di Sciascio

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