Lavoratrici e lavoratori, gli articoli apparsi sulla vicenda DENSO, sui vari quotidiani locali in questi giorni, dimostrano e confermano l'inaffidabilità e la spregiudicatezza dei rappresentanti della DENSO Manufacturing Italia. Questi signori infatti, solo pochi giorni fa presso la sede ''Istituzionale'' del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, hanno descritto un quadro molto allarmante della situazione che attraversa questo Stabilimento ed hanno categoricamente affermato che l'unica strada da seguire per correre ai ripari è un drastico taglio occupazionale quantizzabile in circa 500 lavoratori ( parole dei massimi vertici dell'Azienda)! Ad oggi ci ritroviamo sui giornali un articolo ''virgolettato'' con la dichiarazione degli stessi vertici Aziendali che smentiscono le dichiarazioni fatte al Ministero e sostengono che in realtà gli esuberi possono essere contenuti in 250 lavoratori. Questo metodo oltre che scorretto (alla vigilia dell'incontro di Roma le notizie vengono date prima ai giornali) è anche subdolo e sprezzante nei confronti dei lavoratori e delle Istituzioni e si mira a destabilizzare i già precari momenti di confronto che faticosamente si stanno tentando di costruire con questa Azienda. Si ha l'impressione che stiano giocando sul destino di centinaia di famiglie come se ci si trovasse su un tavolo da gioco di una bisca clandestina......si ......ma questo è un gioco sporco!!! La DENSO deve finirla di considerare i lavoratori di questa Fabbrica come merce di cui disporre a piacimento. Le lavoratrici e i lavoratori di questo Stabilimento esigono rispetto e considerazione per il contributo che hanno dato e per quello che continuano a dare a questa Azienda. Se poi i Dirigenti di questa Azienda non ne fanno ''buon uso''.....questa è un'altra storia! La DENSO non può ripresentarsi al tavolo Ministeriale con la solita cantilena dei costi e degli esuberi e se è un'Azienda seria, deve cominciare a parlare di investimenti e futuro produttivo e soprattutto deve iniziare ad essere credibile nei confronti dei lavoratori, del Sindacato e delle Istituzioni della Repubblica Italiana. I lavoratori ed il Sindacato aspettano da sei anni qualche investimento per potenziare le attività produttive e per innovare i prodotti, ma fino ad oggi hanno ricevuto solo disgrazie occupazionali nella perdita di centinaia di posti di lavoro. Nell'incontro del 22 dicembre 2006 ci aspettiamo un Piano Industriale che contenga investimenti significativi per garantire il superamento di questa fase negativa e se ciò non accadrà si aprirà uno scontro duro con la DENSO. La vertenza DENSO, oggi, deve diventare una vertenza Nazionale alla quale devono dare il loro contributo ''concreto e trasparente'' tutte le figure Istituzionali a cominciare dai Presidenti della Regione Abruzzo e Molise e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana. San Salvo, 20 dicembre 2006 R.S.U. DENSO