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Spadano: «La Asl intervenga sul Distretto Sanitario di San Salvo»

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Da diverso tempo l’amministrazione comunale di San Salvo sollecita la Direzione Generale e Sanitaria della Asl di Lanciano-Chieti-Vasto, affinché intervenga sulle esigenze del Distretto Sanitario di San Salvo, che ha bisogno di interventi immediati al fine di potergli  permettere di svolgere la sua funzione istituzionale in maniera decente.

Negli ultimi tempi la situazione è diventata preoccupante. Lo sportello CUP è chiuso da diversi giorni, causa la mancanza di personale, con file di cittadini che da San Salvo e dai comuni dell’interno arrivano al Distretto e vengono inviati a Vasto (leggi). Il servizio di Consultorio Familiare, privo di ostetrica, di assistente sociale, e con la presenza di una volta al mese (!) dello specialista è praticamente inesistente.

L’ambulatorio di radiologia nell’ultimo anno ha visto dimezzare le prestazioni radiologiche, a causa di una riduzione del personale tecnico e della interruzione della collaborazione, in precedenza intrapresa, con gli specialisti radiologi dell’ospedale di Vasto. È da tenere presente che presso il Distretto Sanitario di San Salvo, è in funzione, oltre alla radiologia tradizionale, un apparecchio di risonanza articolare, la seconda in tutta la ASL, oltre quello di Atessa, praticamente inutilizzato. Il tutto con solo due tecnici radiologi e uno specialista ad ore!

La specialistica ambulatoriale è ridotta a poche specialità, con poche ore di attività settimanali e con pochi mezzi diagnostici a disposizione. Non esiste un ecografo.
San Salvo è il sesto Comune della Provincia, e della ASL, per numero di abitanti, 20.000, ed è riferimento dei comuni della vallata del Trigno, sia abruzzesi che molisani.
Una realtà, quindi, che la ASL dovrebbe conoscere meglio e tenere nella debita considerazione, al fine di evitare che, come in questo momento, sia l’Amministrazione Comunale a sollecitarla formalmente ad intervenire, visto che gli incontri avvenuti in precedenza con la Direzione Generale e Sanitaria non hanno portato nessun risultato, anzi la situazione si è ulteriormente deteriorata.

Ci si augura pertanto che il Distretto Sanitario di San Salvo, che è un presidio territoriale, non un ospedale, venga messo nelle condizioni di potere espletare al meglio la sua attività, in tempi brevi, dotandola di personale necessario e di mezzi, che la ASL può certamente acquistare, al fine di potergli ridare la operatività e la dignità che merita e che meritano i cittadini che la frequentano.

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