L'ultimo consiglio comunale ha approvato all'unanimità il nuovo statuto. La nostra coalizione ha votato favorevolmente poiché uno strumento che prevede le regole di funzionamento di un Ente pubblico così importante e democratico non può essere appannaggio di una sola parte politica. Inoltre l'iter di costruzione dello statuto ci ha visto protagonisti e soprattutto la fase finale di approvazione si deve a noi della minoranza, perché senza la nostra richiesta di convocazione del consiglio, il centrosinistra non avrebbe mai avuto la forza di portarlo in discussione, paralizzato com'era tra la determinazione socialista e lo stop della Margherita. Inoltre in consiglio sono stati accolti alcuni nostri emendamenti, tra i quali il più importante prevede il decentramento degli uffici comunali alla Marina di S. Salvo. Tutti questi motivi possono essere racchiusi in una sola parola: coinvolgimento. Sullo statuto comunale -diversamente da tutti gli altri argomenti- l'opposizione è stata coinvolta e quindi ha risposto positivamente e collaborando. Ciò dimostra, quindi, che quando si vuole la nostra collaborazione, la si ottiene. Auspico, tuttavia, che questo statuto, per certi versi così innovativo, non resti un libro dei sogni. E faccio esempi concreti. Anche lo statuto precedente prevedeva la possibilità di tenere referendum, ma il centrosinistra non ha mai portato in discussione il regolamento attuativo. La stessa nomina del difensore civico era prevista nel vecchio statuto, ma il centrosinistra non ha mai provveduto. Stavolta si vuole ripetere quella grave mancanza o si vuole dotare questo Comune di una figura così importante? Noi incalzeremo la maggioranza, perché riteniamo che da subito, invece, il difensore civico va nominato. Personalmente ritengo che ci siano le condizioni politiche per arrivare ad una nomina unanime anche in questo caso, individuando -come io stesso ho fatto - una figura che può essere ritenuta al di sopra delle parti, seppure riconducibile all'aera del cattolicesimo democratico, profondamente esperta perché ha fatto parte in passato di varie amministrazioni comunali e soprattutto di alto livello culturale, perché è dirigente dell'unica scuola media della città. Di fronte a tale personalità, il centrosinistra cosa farà ? Rinvierà il problema o lo affronterà con noi ? SAN SALVO - Il consigliere comunale della lista civica Arco, Mario D'Angelo, dopo le considerazioni sull'approvazione dello statuto, non si fa sfuggire l'occasione per intervenire sui lavori pubblici alla villa comunale di S. Salvo, dove - a detta dello stesso consigliere - avrebbero tagliato altre piante. Come è noto sull'unico polmone verde della città, notevoli sono state le polemiche che hanno coinvolto l'amministrazione comunale di centrosinistra e l'opposizione di centrodestra. Quest'ultima, in più occasioni, ha rimproverato ai responsabili dei lavori della villa comunale di aver tagliato tanti, troppi alberi. Il consigliere di A.N., Graziano Artese, ha persino interessato gli organi preposti per verificare se, in base alle leggi vigenti, si potevano tagliare tutte le piante che sono state tagliate. Ora è la volta di Mario D'Angelo, che piuttosto che indirizzare i propri rilievi agli organismi dello Stato sull'ultima falciata si rivolge in modo originale al nuovo candidato dei verdi alle prossime regionali di S. Salvo, Luigi Greco. Al quale, D'Angelo chiede un chiaro intervento su questa vicenda. Dice D'Angelo: '' Conosco il professor Greco da tempo e lo considero una persona che non scende facilmente a compromessi. Questa dei lavori alla villa comunale è l'occasione per dimostrare e confermare la sua obiettiva visione di ambientalista. Gli chiedo di intervenire direttamente per verificare se le piante si potevano tagliare, se non sono sufficienti quelli già falciati e se non ritiene di dire ai suoi colleghi di coalizione di smettere il disboscamento in atto. Mi aspetto da lui concrete risposte, come tra l'altro tutta la cittadinanza si attende'' Mario D'Angelo Lista Civica ''L'Arco'' San Salvo (CH) 335-347995