In merito all’articolo del 13 u.s. apparso su San Salvo.net e riferito al Consultorio Familiare di San Salvo, mi corre l’obbligo di precisare quanto segue.
Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale, nella quale si è avuta la presenza dell’assessore alla sanità della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, il sottoscritto nel fare la relazione introduttiva al tema del Consiglio, ha elencato le criticità presenti nel Distretto Sanitario di San Salvo, allo scopo di rappresentarle all’assessore Paolucci, e al consiglio medesimo.
Tra queste ha evidenziata la necessità di ricostituire il Consultorio familiare, nelle figure del ginecologo, dell’assistente sociale e dell’ostetrica. Ha inoltre messo in evidenza la carenza di alcune figure di specialisti ambulatoriali, quale l’oculista, il geriatra e lo psicologo-psicoterapeuta.
Pertanto il riferimento alla figura dello psicologo del Consultorio Familiare non è stato fatto, ben sapendo che essa è presente, bensì era rivolto alla specialistica ambulatoriale, in quanto la presenza dello psicologo – psicoterapeuta ( e non “ fisioterapeuta “, come erroneamente riportato dall’articolista, in quanto figura inesistente ) è assolutamente necessaria, all’interno della specialistica ambulatoriale del Distretto.
E’ noto, infatti che lo psicologo non opera soltanto nei consultori familiari, ma in tante altre articolazioni pubbliche e private, in quanto la clinica spesso pone problematiche nelle quali questa figura è necessaria e, a volte, di fondamentale importanza nella diagnosi e nel trattamento di molte patologie della psiche.
Nel ribadire quindi la necessità di dotare il nostro Distretto Sanitario di ulteriori attrezzature, spazi e personale specialistico e non, allo scopo di dare un servizio all’altezza dei tempi per la cittadinanza che ad esso si rivolge, si risottolinea l’importanza della seduta del Consiglio e della presenza dell’assessore alla sanità della Regione, oltreché del Presidente della Commissione Sanità della Regione e del Direttore del NOD di Vasto, segno di grande attenzione nei riguardi delle problematiche esposte.
Si ritiene altresì di avere chiarito una interpretazione non corretta, forse per mancanza di conoscenza della materia, o per distrazione dell’articolista, necessaria per evitare inutili malintesi a danno della corretta informazione.