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La proposta di federmeccanica: persona al centro e impresa bene comune

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La Sezione Meccatronica di Confindustria Chieti Pescara, in collaborazione con FEDERMECCANICA, ha tenuto oggi venerdì 15 aprile una conferenza stampa presso la sede associativa di Vasto (Corso Mazzini, 641) con la partecipazione del Presidente della Sezione Meccatronica Marco Mari, del Presidente della Piccola Industria Giuseppe Argirò, del Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara Luigi Di Giosaffatte e di alcune imprese associate, per spiegare i motivi alla base della proposta di Rinnovamento contrattuale di Federmeccanica e gli effetti che si determineranno per le imprese e per le persone.

L'iniziativa nazionale nasce dalla grande importanza di far comprendere ai lavoratori e a tutte le parti interessate l’insostenibilità di un sistema che non consente di cogliere le specifiche e diverse situazioni in cui versano le aziende ed altresì informare sui miglioramenti, anche economici, della Proposta di Federmeccanica, soprattutto sul fronte della tutela dell’occupazione, dei vantaggi fiscali legati al welfare, dell’estensione dell’assistenza sanitaria a tutti i dipendenti e ai loro familiari e del ruolo che può svolgere la formazione ai fini dell’occupabilità.

Marco Mari ha spiegato che la proposta del rinnovamento nel sistema contrattuale presuppone un cambiamento di cultura sia nelle relazioni industriali che nella gestione degli aspetti economici nelle aziende. "Vogliamo spostare l'attenzione sul potere d'acquisto dei lavoratori piuttosto che sull'erogazione, utilizzando le disposizioni normative che prevedono agevolazioni per l'attività di welfare aziendale.. Il welfare contrattuale su sanità e previdenza va incontro a quelle che sono le maggiori esigenze dei lavoratori in questo periodo. Si auspicano ulteriori incentivi del governo su questi aseptti per tutelare i lavoratori, anche in previsione dell'aumento dell'età lavorativa. La previdenza integrativa diventa particolarmente importante. Come alternativa ai premi di risultato l'importo minimo di 260 euro potrà essere destinato al welfare aziendale, come ad esempio i buoni spesa, i buoni benzina, le spese scolastiche e per l'educazione , quelle rocreative e tanti altri benefits. Queste erogazioni non sono tassate."

Giuseppe Argirò ha aggiunto "Ritengo molto valido che la contrattazione nazionale definisca il livello minimo di garanzia, mentre la parte retributiva variabile si declini sulla base della singola realtà aziendale". Ribadendo il principio semplice della proposta di Rinnovamento di Federmeccanica, che potrebbe apparire persino un'ovvietà: distribuire la ricchezza se è stata prodotta, dove  è stata prodotta e dopo che è stata prodotta.

Luigi Di Giosaffatte ha ricordato i numeri del settore: "Tra Chieti e Pescara insistono 150 imprese della Meccatronica per 9600 addetti. Il settore è trainante per l'Abruzzo: anche qui la crisi si è sentita ma l'aggancio alla ripresa è vicino ed inoltre sarà trainante per altri". Ha concluso che la proposta di Rinnovamento "vuole scardinare i principi che hanno affossato l'economia italiana: la crisi ha lasciato maceria, il settore ha perso il 30% della produzione industriale, il 25% delle aziende ha chiuso o ridotto le attività, quasi 300 mila lavoratori hanno perso il proprio posto di lavoro. Nello stesso periodo le retribuzioni contrattuali sono cresciute di circa il 24% mentre la ricchezza prodotta dalle aziende è scesa di circa il 18%. Rinnovamento è quindi un passaggio epocale: vogliamo condividere questi nuovi valori con le imprese e dentro le imprese."

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