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Il Tar da ragione al Comune.

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Si chiude l'ennesimo capitolo della lunga vertenza, iniziata nei primi anni '80 che riguarda un esproprio di alcuni terreni da parte dell'amministrazione comunale. Il Consorzio Icea dovrà pagare al Comune gli oneri di urbanizzazione di quelle aree della Marina dove è stato realizzato l'omonimo complesso edilizio. In sostanza il Tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso promosso dall'Icea contro il Comune ritenendo che gli oneri di urbanizzazione ''sono comunque dovuti in base al costo effettivo sopportato e che pertanto quale che sia la conclusione della causa in sede civile quella somma che è stata determinata dal Comune comunque deve essere pagata''. Come si ricorderà, l'importo totale delle opere di urbanizzazione primaria realizzate è stato pari a 1.046.921.020 di vecchie lire, ponendo a carico del Consorzio la somma di 825.826.520 per i metri cubi realizzati dal solo ricorrente, detraendo a questa somma quella già pagata di lire 69.730.330. Soddisfatto del pronunciamento del Tar il Sindaco Gabriele Marchese. ''Difendere gli interessi pubblici e vedere, poi, che la ragione ti sostiene è un fatto positivo- ammette il Sindaco di San Salvo-; con questo pronunciamento, il Tar ribadisce che le richieste del Comune al Consorzio erano legittime, così come legittimo era sostenere il pubblico interesse anche nei riguardi dell'altra sentenza da poco definitiva in favore del Comune: mi riferisco alla vertenza Sabam. Ci hanno accusato di debiti per milioni di euro, di svendita non so di cosa- conclude Marchese- la verità è che l'amministrazione comunale, sostenuta da principi che poggiano sul diritto, ha cercato sempre di far prevalere l'interesse pubblico ed ha avuto ragione''. San Salvo, lì 23.4.2007
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