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Umberto Lucentini presenta ''Paolo Borsellino''

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''Paolo Borsellino'', il libro di Umberto Lucentini dato alle stampe per i tipi della San Paolo sarà presentato dall'autore a San Salvo in occasione di un incontro organizzato dall'Amministrazione comunale in programma per lunedì 4 aprile alle ore 18:00 presso il Centro Culturale ''Aldo Moro''. A darne notizia sono stati il Sindaco della città Gabriele Marchese e l'assessore alla cultura Domenico Di Stefano. Si tratta di un evento culturale molto importante, con la presenza dell'autore, che rifletterà sulla figura e sul contributo nella lotta alla mafia del giudice parlermitano e di Rita Borsellino, Vice Presidente dell'associazione ''Libera'' e sorella del magistrato. ''E' una occasione soprattutto per i giovani di conoscere una delle pagine più tristi della storia del nostro Paese, la strage di via d'Amelio- asserisce il Sindaco Marchese-, di riflettere sulle figure che hanno rappresentato un baluardo insostituibile nella lotta alla mafia, alle illegalità. Compito di un'Amministrazione comunale, credo sia diffondere gli ideali di giustizia che sono alla base del nostro vivere civile. Per questa ragione abbiamo organizzato questo incontro che ci consentirà di ascoltare direttamente dalla voce della sorella del giudice Borsellino la storia di un uomo che assieme a Falcone hanno rappresentato il fronte più avanzato nella lotta alla mafia. Con la presentazione a San Salvo del libro Paolo Borsellino- conclude Marchese- intendiamo ribadire il nostro impegno nella divulgazione della cultura della legalità, impersonificata da uomini con alti valori etici e morali, come quelli che erano propri del giudice Borsellino''. L'assessore Domenico Di Stefano sottolinea due aspetti. ''Il primo è che l'autore del libro, Umberto Lucentini, giornalista a ''Il giornale di Sicilia'', ci offre in questo libro una ricostruzione, attraverso i ricordi dei familiari e di quanti gli furono vicini, della vita del giudice, il suo impegno e i suoi successi nella lotta alla mafia. Le testimonianze della moglie Agnese e dei figli Lucia, Manfredi, Fiammetta, tratteggiano la sua figura di marito e di padre, il suo amore per la giustizia e la Sicilia la sua vita spirituale ed il costante richiamo alla pacificazione ed al perdono. In secondo luogo- prosegue Di Stefano- mi preme evidenziare le parole della sorella Rita che mi sono rimaste impresse: ora il mio compito è di far conoscere Paolo agli altri, per farlo amare in modo che non venga dimenticato''. San Salvo, lì 1.4.2005
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