La vicenda Icea torna ancora una volta all'attenzione della città di San Salvo. La nota vicenda si sviluppa su due filoni principali, i ricorsi in sede civile e i ricorsi in sede Amministrativa. La Corte D'Appello dell'Aquila ha emesso sentenza che riforma totalmente la sentenza emessa dal tribunale di Vasto: condanna, infatti, il Comune di San Salvo al pagamento della somma di 843.000 euro, oltre alle spese, mentre, la sentenza di primo grado lo condannava al pagamento della somma di 3.598.000 euro. In ordine alla controversia in sede amministrativa, con sentenza del Tar Abruzzo, confermata dal Consiglio di Stato, l'Icea viene condannata al pagamento, in favore del Comune di San Salvo, della somma di 1.101.000 euro, oltre alle spese, in virtù dell'assegnazione di circa l'80% dei terreni espropriati. Con altra sentenza del Tar Abruzzo, l'Icea viene condannata a rimborsare il Comune di San Salvo per la realizzazione di opere di urbanizzazione per la somma di 426.076,94 euro. Vi è, poi, un altro principio, affermato sia dal Tar che dal Consiglio di Stato, per il quale il Consorzio è tenuto a pagare al Comune tutti i conguagli relativi a somme che il Comune deve pagare a qualsiasi titolo. L'articolo 35 della L. 865/61, peraltro, prevede che i corrispettivi per la cessione delle aree, nel caso in esame, devono, nel loro insieme, assicurare la copertura delle spese sostenute dal Comune per l'acquisizione delle aree. È, quindi, del tutto evidente da quanto precedentemente detto, che il Comune di San Salvo non solo non è stato battuto, ma, nel ''calcolo dare-avere'', la sentenza è favorevole al Comune che ha posto le basi per una soluzione di questo annoso problema. Per questo ribadisce, ancora una volta, che è necessario addivenire ad un accordo bonario: se ciò non avvenisse, sarebbe penalizzata la stessa Icea e coloro i quali con la stessa hanno avuto rapporti di carattere economico. Il Sindaco della città Gabriele Marchese ha dichiarato: <>. San Salvo, 7 nov. 07