Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Donne ora visibili

Condividi su:
Il Comune di San Salvo, ente capofila del progetto ''Donne ora visibili'', in partenariato con la Regione Abruzzo, e le quattro Province di Chieti, Pescara, Teramo e L'Aquila, ha presentano il suddetto progetto finalizzato dall'emersione del lavoro nero delle badanti sul territorio regionale, nell'ambito di un bando del Dipartimento delle Pari Opportunità. ''L'amministrazione Comunale porta avanti la sua lotta contro il lavoro nero delle badanti con un progetto finalizzato a garantire la qualità delle prestazioni del ''lavoro di cura alle persone'' e a tutelare le professionalità in tale settore attivando, da un lato, percorsi di accertamento delle competenze e favorendo, dall'altro, la regolazione delle prestazioni domiciliari con l'obbiettivo di regolarizzare almeno 250 contratti di lavoro'' - precisa il Sindaco di San Salvo Gabriele Marchese. Partecipano alla governance del progetto anche i seguenti soggetti: il Comune di Vasto (Ente Ambito sociale nr. 24); il Comune di Casalbordino; la Comunità Montana Medio Vastese (Ente Ambito sociale nr. 25); la Comunità Montana Aventino Medio Sangro (Ente Ambito sociale nr. 20); 5) la Comunità Montana Valsangro; 6) la Comunità Montana della Maielletta; il Patronato ACLI-Colf; 8) la CISL FISASCAT; 9) la CGIL (Camera territoriale del lavoro di Chieti); la UIL (Camera sindacale provinciale); il CNA (Associazione provinciale di Chieti); la Direzione Provinciale del Lavoro di Chieti. Tutti gli organismi aderenti alla governance si occuperanno di: attivare gli sportelli del Sistema regionale dei servizi privati di cura a domicilio presso i propri uffici di segretariato sociale (Enti di Ambito Sociale); sensibilizzare i lavoratori ed i datori di lavoro nel settore dei servizi privati di assistenza a domicilio (Enti di Ambito Sociale, sindacati e associazioni di categoria); offrire un supporto tecnico/specialistico alle famiglie ed agli operatori degli sportelli dei ''Punti di Accesso ai servizi privati di cura'' nella definizione dei contratti per l'assunzione delle assistenti famigliari (sindacati); lavorare alla definizione di una modulistica standard per i contratti degli Assistenti Familiari (sindacati e Direzione provinciale del Lavoro); ideare una strategia condivisa a carattere prettamente informativo (es. workshop itineranti rivolti a famiglie e assistenti famigliari) per ''promuovere'' l'emersione dal sommerso. Inoltre al fine di rafforzare il loro impegno nel favorire l'implementazione del progetto stileranno un Protocollo di Intesa denominato ''Verso la regolarizzazione dei rapporti di lavoro nel settore dei servizi privati di assistenza a domicilio'' che avrà validità anche oltre la durata del progetto. Il costo complessivo del progetto è di 720.000,00 il finanziamento richiesto al Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità è di 504.000,00. ''Vogliamo contrastare il lavoro sommerso nel campo dei servizi di cura per famiglie che necessitano di assistenza ad un convivente non autosufficiente, sperimentando nuovi strumenti come l'erogazione di una ''contribuzione oraria'' per il periodo che intercorre tra la data di sottoscrizione del contratto di lavoro ed il termine massimo di una annualità, condizionata alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro con le badanti inserite'' - spiega - l'Assessore alle Politiche Sociali Giovanni Mariotti. San Salvo, 7 Febb. '08
Condividi su:

Seguici su Facebook