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Indovina il reddito...

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E' vero che siamo in difficoltà, è vero che la situazione economica del nostro paese non è favorita dalla congiuntura internazionale, ma è anche vero che gli italiani sanno quando è il momento di smetterla di scherzare per fare sul serio. Lo hanno dimostrato nelle ultima tornata elettorale e lo hanno confermato nel comune di Roma: basta con le chiacchiere inutili, basta con l'odio di classe, basta con il finto perbenismo, vogliono soluzioni concrete, sono pronti anche a sentirsi chiamare ''razzisti'' purché si ristabilisca un po' di ordine. Per chi avesse ancora qualche dubbio sul pressapochismo della classe politica che abbiamo mandato a casa, basta riflettere sull'ultimo colpo di genio del mitico Ministro Visco. La ciliegina sulla torta delle sue scelte politiche è stata quella di far pubblicare sul sito dell'Agenzia delle entrate i redditi di tutti i cittadini italiani. Quando la mattina del 30 aprile sul quotidiano ''Italia Oggi'' ho letto la notizia, non riuscivo a credere ai miei occhi, ma poi ho seguito le istruzioni di Franco Bechis è mi sono ritrovato davanti tutti i redditi dei cittadini di San Salvo. Non ci crederete ma ne ho visto delle belle, non vi dico i risultati, vi dico solo che ci sono molti poveri vestiti da ricchi e molti ricchi che preferiscono rimanere anonimi. Dopo qualche ora qualcuno si è reso conto di cosa stava succedendo in Italia, è ha preferito porre fine a quello che poteva essere il gioco dell'anno: ''Indovina il reddito''. La notizia si è diffusa a macchia d'olio ed in poche ore il sito dell'Agenzia è andato in tilt. Ma questo non ha permesso a qualche ''fortunato'' di scaricare i risultati, ed in molti hanno trascorso la giornata del primo maggio a guardare il reddito del vicino, dell'amico, e di quel tizio che gira sempre con l'ultimo modello della nostra macchina dei sogni. Conosco addirittura qualcuno che ha riportato i risultati su un foglio Excel ed ha inserito i risultati in ordine di reddito partendo dal più ricco di San Salvo al più povero. Ho avuto l'onore di guardare la graduatoria tra i commenti e l'ironia generale, e la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: meno male che li abbiamo mandati a casa, perché alla follia non c'è veramente limite; invece la seconda cosa che mi è balzata agli occhi è che i primi posti della graduatoria è formata da persone che amano definirsi di ''sinistra'', ho avuto la conferma che qualcosa in politica doveva per forza cambiare, i cittadini non potevano più continuare a farsi prendere in giro. Poveri noi, meno male che a difendere i poveri c'è rimasto qualcuno, qualcuno che ha detto basta a questa squallida classe politica e dall'alto della sua trasparenza e moralità ha mandato tutti a fan...o qualcuno che si batte contro tutti per difendere i precari, quelli che non arrivano alla fine del mese, qualcuno che si batte contro la ''casta'' dei politici, che con i suoi privilegi guadagna 15.000 euro al mese. Meno male che c'è Beppe Grillo, c'è l'uomo della provvidenza, l'esempio da seguire, l'unico piccolo inconveniente è che lui guadagna 20 o 30 volte di più degli uomini della casta, infatti mediamente mette in tasca ogni mese intorno ai 350 mila euro, (sappiate che il più ricco di San Salvo non arriva in un anno a questa cifra) un bel bottino per uno che si vergogna di essere italiano. Saranno cose secondarie, ma un po' mi fanno ''incazzare'', l'unica cosa che mi consola è che al fianco di Grillo c'è un politico tutto d'un pezzo come l'ex Ministro di Pietro, che durante la settimana era impegnato in riunioni ufficiali come Ministro del Governo (il più numeroso della storia repubblicana) ed il fine settimana scendeva in piazza con Grillo contro lo spreco della politica. Per chi non lo avesse ancora capito, Di Pietro è colui che ha firmato per impedire che un politico non possa candidarsi per più di due legislature anche se lui si trova alla quinta, colui che prima delle consultazioni elettorali aveva garantito che avrebbe fatto gruppo unico con il PD, ma visto come sono andate le cose ha preferito rimanere da solo ed usufruire dei finanziamenti pubblici ai partiti che nel suo caso ammontano a quasi 15 milioni di euro. Potrei andare avanti per molto ma credo che il concetto sia chiaro, per fortuna è chiaro non solo a me ma a diversi milioni di cittadini italiani. Non so questa sinistra dove voleva arrivare, sicuramente con l'ultima uscita di Visco ha dimostrato il suo vero dna che è quello di alimentare e fomentare l'odio sociale, mettere tutto nella piazza virtuale sembra un atto di democrazia ma è un arma a molteplice taglio, può avere conseguenze inimmaginabili, e può sicuramente aiutare la criminalità che può agire in maniera ''scientifica''. Roba da non credere, per fortuna tutto questo tra qualche mese resterà soltanto un brutto ricordo. Vito Evangelista
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