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Equal II Fase: I mestieri invisibili

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Al via il progetto Equal II Fase ''I mestieri invisibili: occupazione ed emersione dal lavoro nero'', promosso dal Comune di San Salvo e finanziato dalla Regione Abruzzo, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dall'Unione Europea. Il progetto è diretto a favorire l'inserimento stabile e regolare delle badanti nel mondo del lavoro, di quelle donne cioè che, italiane ed immigrate, intendono occuparsi o che attualmente lavorano in modo irregolare nei servizi di cura alle persone. ''L'attività professionale di questo target di lavoratrici- afferma il Sindaco di San Salvo Gabriele Marchese- pur essendo molto importante per il benessere di numerose famiglie abruzzesi con persone anziani non autosufficienti, con figli in età prescolare con gravi disabilità, non sembra aver ancora assunto una sua dignità nel mercato del lavoro regionale. Molte sono le persone che lavorano in nero, prive di garanzia e senza alcuna qualifica professionale, con grave ripercussione sia sul futuro professionale delle lavoratrici che su quello delle famiglie. Con questo progetto- prosegue Marchese- il Comune di San Salvo , in collaborazione con una rete di patner regionali e trasnazionali, intende creare i presupposti per formare ed inserire stabilmente e in modo regolare nel mondo del lavoro le persone che si occupano delle cura delle altre persone. Per raggiungere questo scopo il nostro gruppo di lavoro ha individuato una serie di interventi strategici che si succederanno secondo una coerenza logica. La prima tappa del progetto prevede la realizzazione di una Ricerca per l'analisi del fenomeno del ''badandato'' realizzata in collaborazione con la Facoltà di Scienze Manageriali dell'Università ''G. D'Annunzio'' di Chieti. Il fenomeno delle badanti- prosegue Marchese- è molto recente nella nostra regione e non esistono ricerche o analisi approfondite in nessuna provincia abruzzese che ne illustrino la portata. Da ciò deriva la necessità di acquisire, grazie al progetto, le informazioni sulla sua reale entità e sulle specificità che lo contraddistinguono''. In particolare saranno esaminate: la composizione della domanda (quante e che tipo di famiglie ha bisogno di queste figure professionali), la composizione dell'offerta ( chi svolge questo tipo di lavoro), i meccanismi di incrocio domanda/offerta, gli aspetti contrattualistici e retributivi in essere nei rapporti di lavoro regolare, la portata quantitativa e qualitativa del lavoro irregolare. ''Dopo aver ottenuto dei risultati da questa prima fase di ricerca- conclude il Sindaco Marchese- sarà possibile avviare gli interventi previsti per i beneficiari finali: la formazione e l'aggiornamento delle badanti, la sperimentazione degli inserimenti lavorativi, la creazione di un servizio di incrocio tra domanda ed offerta di lavoro''. San Salvo, lì 14.7.2005
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