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Unione Sportiva San Salvo in Eccellenza

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Ci sono tanti motivi per essere orgogliosi della propria città: le opere pubbliche, i servizi, la qualità della vita, la solidarietà e l'accoglienza, i successi culturali e sportivi. Quest'ultimi, in particolare, riescono, almeno nell'immediatezza, ad aggregare l'intero tessuto cittadino, generazioni diverse, appassionati e non. Proprio quello che è accaduto con la straordinaria vittoria dei playoff da parte della nostra squadra di calcio, l'Unione Sportiva San Salvo. Credo che le rappresentazioni di felicità, di entusiasmo e di partecipazione viste domenica, allo stadio di Chieti prima, e per le vie della città fino a notte fonda, siano scene indimenticabili, iscritte di diritto nella storia di una comunità locale. Non potevo, come cittadino, tifoso e come Assessore allo Sport, sottrarmi a qualche riflessione. Innanzi tutto per testimoniare la mia immensa gioia per il successo conseguito: non nego la mia commozione al fischio finale e il mio ideale abbraccio agli artefici di questa meritata e sacrosanta affermazione. E allora il primo sentimento è di gratitudine: a Giancarlo Pasquarelli e Giuseppe Marinelli, Presidenti lungimiranti, coraggiosi e appassionati di una società che merita e guadagna, grazie a loro, palcoscenici importanti e prestigiosi; grazie alla serietà e all'impegno dei Dirigenti Tonino Cilli, Pompilio Serafini, Pippo Sicuso, Angiolino Chiacchia, Nicola Checchia, all'uomo ''spogliatoio'' Franco Ramundo, al DS Gino Guerra, a tutti, segretari, custodi (e chiedo scusa se ne dimentico qualcuno); grazie al Mister Nicola Di Santo, profondo conoscitore di calcio e artefice di questo successo, già protagonista di questa maglia da calciatore, ancora più protagonista da tecnico, per avere saputo amalgamare una squadra ''dentro e fuori'' dal campo; grazie a questi Atleti, a questo straordinario gruppo di uomini e di calciatori, a questi ragazzi che hanno ''sentito'' sulla pelle i colori biancazzurri e che, a prescindere dalla loro residenza anagrafica, saranno ''sansalvesi'' per sempre. Grazie al pubblico, ai tifosi, soprattutto al gruppo ''allucinato'' di amicizia ed entusiasmo, con la certezza che con un tifo così si può davvero puntare in alto. Nel mentre ci apprestiamo a preparare una grande festa per il traguardo raggiunto, già si fanno strada alcuni quesiti sul futuro, soprattutto rilevando che il campionato di Eccellenza è tutt'altra storia. Il mio primo auspicio è che accanto agli uomini citati si possa costruire una grande società che, in ragione della comune passione calcistica, possa contribuire a ricollocare L'Unione Sportiva San Salvo laddove merita, ossia almeno alle soglie del calcio professionistico. Le porte devono essere spalancate ad ogni tipo di sostegno, economico certamente ma anche di idee, di energie, tutti ingredienti indispensabili per vincere, sia nella vita che sul rettangolo da gioco. Le grandi scommesse nascono e si vincono con l'aiuto di tutti, considerando, ormai, pettegolezzi, equivoci e malintesi in netto ''fuorigioco''. Anche perché, credo che la vera scommessa passi attraverso la consacrazione di un settore giovanile che trova sbocco in una prima squadra affermata e riconoscibile in territorio nazionale. Così come sono più che convinto che una società forte e una squadra forte possano decisamente sviluppare una miriade di altre espressioni calcistiche che, pur in categorie inferiori, permettano di esprimere la passione per il calcio anche a gruppi di amici che non hanno ambizioni da ''serie A'' ma hanno voglia di divertirsi e divertire ( e alcuni mirabili esempi stanno già affermandosi!). L'U.S. San Salvo, dunque, come pianeta centrale nel mentre tutta una realtà le ruota intorno, arricchendosi reciprocamente gli uni con gli altri. Soprattutto il vivaio mi sta a cuore perché la vita stessa di una società calcistica passa attraverso il ''parto'' e la crescita, calcistica e non, dei suoi ragazzi e dei suoi giovani. Si badi bene: nessuno ha intenzione di non riconoscere le originalità già esistenti sul territorio ma, con altrettanta nettezza, nessuno può negare che un grande laboratorio calcistico (ma sportivo in genere!), è un investimento sociale, culturale ed umano che arricchisce tutta la città e oltre la città. Certo, il progetto è ambizioso e chiede grandi risorse economiche ed umane, personale altamente qualificato e responsabile, ma io non credo che nella nostra città manchino imprenditori, educatori ed istruttori pronti a scommettere su una fetta di futuro. Questo ragionamento lo riferisco al calcio che coinvolge centinaia di ragazzi e le rispettive famiglie ma potrei serenamente riferirlo ad altri sport (dove pure abbiamo punte di straordinarie imprese e di grandi successi!): d'altronde che l'unione fa la forza non è uno slogan inventato da me! E proprio su queste corde s'inserisce l'attività di promozione sportiva dell'Amministrazione Comunale la quale, poco o tanto, c'è stata, c'è e ci sarà anche per gli impegni futuri. Sistemazione di alcune strutture anche aprendo ai privati, sostegno ai più disagiati, contributi a progetti sportivi di ''grande e piccola'' scala, ospitalità di manifestazioni sportive nazionali ed europee. Qui si deve spendere l'opera di mediazione, di coordinamento e di promozione dell'Assessorato allo Sport. Su queste grandi ambizioni è arrivato il momento di convocare gli Stati Generali dello Sport a San Salvo! Discutiamo, confrontiamoci e poi tutti al lavoro! Per intanto, ancora grazie all'U.S. San Salvo, a questo gruppo, oggettivamente vincente e capace, al quale rinnoviamo stima e sostegno, così come stima e sostegno meritano tutti i veri uomini e le vere donne di sport della nostra San Salvo. Consapevoli che lo sport fa il bene di una città e che quando tutte le componenti di una città costruiscono un'azione che porta al gol vince tutta la città, nessuno escluso. Ancora grazie Amici, grazie ragazzi per l'Eccellenza! E Forza Città di San Salvo per...Eccellere sempre! Dott. Domenico Di Stefano Assessore allo Sport - San Salvo -
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