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I problemi della caccia sono oggi risolti ?

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" Durante l'intera campagna elettorale per le scorse provinciali, unitamente all'ex assessore alla caccia e pesca Antonio Tamburrino, sono stato oggetto di un sistematico e strumentale attacco, di natura spesso personale, dalle associazioni venatorie e, ovviamente, dai concorrenti rappresentati i partiti di centro - destra che non hanno lesinato anche di rafforzare la loro azione denigratoria con l'immancabile passerella del presidente di regione, assessori e consiglieri di più varia specie; al di là del cavalcare le ragioni di parte dei protestatari si sono però ben guardati dal formulare risposte di merito rispetto alle problematiche poste in cantiere ossia: il nuovo piano faunistico provinciale ed il come drenare l'alto numero di cinghiali presenti sul territorio. A tal riguardo è necessario ora che, lor signori, sono classe di governo si affrettassero a formulare proposte e risposte concrete perchè, al di là degli interessi pur legittimi di chi esercita una passione sportiva, debbono dare certezza sugli altrui diritti a tutto l'altro universo mondo. Noi, per il piano faunistico di cui è in corso una profonda rivisitazione, abbiamo dato il compito ad un istituto terzo ed autorevole che è il Mario Negri Sud sita a Santa Maria Imbaro, che costerà molto meno del tecnico allora incaricato dal centro destra, con meno vincoli di durata, e, ovviamente, aspettiamo un percorso di modifica veloce, condiviso e partecipato; per il problema cinghiali, dopo quasi 4 anni anni di discussioni infinite dove i danni si sono consolidati sia alle produzioni agricole che alle cose, abbiamo adottato un regolamento che, prevista la revisione di attuazione tra un anno, è stato estrapolato nei suoi contenuti da altre seprienze già in essere nella penisola. I gruppi di centro - destra, pur condividendo l'intero contenuto del regolamento, al momento del voto hanno obbedito ai sentimenti piuttosto che alla ragione non partecipando al voto in consiglio. Ebbene è ora che costoro buttino la maschera e dicano in concreto cosa intendono fare!!! Inoltre stordisce molto l'insano silenzio dei sindaci di Furci, Angelo Argentieri ora anche consigliere provinciale, e di Gissi, Nicola Marisi, che sino a qualche tempo fa addebitavano alla provincia di Chieti l'incapacità ad agire per contenere l'lato numero di cinghiali (!) ma, da quando il centro - destra ha vinto alla regione, tacciono. Forse il problema d'incanto si è risolto??? A me non pare affatto stando alle quotidiane denunce di danni che mi pervengono dagli agricoltori!!."
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