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Di Giuseppantonio crea l'assessorato per la semplificazione e si schiera contro la piattaforma in Mare

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Contro la burocrazia e le lungaggini, la Provincia avvia un processo di semplificazione amministrativa, attivando l'assessorato con delega specifica Un ampio programma di semplificazione amministrativa che riduca il peso della burocrazia e il tempo di attesa per i cittadini e per le imprese: è quello delineato questa mattina dal presidente, Enrico Di Giuseppantonio, e dall'assessore al Personale e alla Semplificazione amministrativa, Silvio Tavoletta, che ha presentato un piano per snellire la macchina burocratica provinciale e valutare i dirigenti in base ai risultato. «In un momento di grave crisi occupazionale – ha dichiarato Di Giuseppantonio al termine della riunione – sentiamo come obbligo la predisposizione di misure che cancellino le ataviche burocrazie farraginose che fanno perdere tempo e denaro ai cittadini, alle imprese ed anche all'ente stesso. Prevediamo uno snellimento delle procedure che si basi sulla responsabilizzazione dei dirigenti, che saranno attentamente e costantemente monitorati: a seconda della produttività dei singoli settori e della capacità di venire incontro alle richieste del cittadino, verranno valutati e premiati o sanzionati sulla base di un rigoroso sistema, che prevede anche la rotazione dei responsabili e dei funzionari inadeguati. Non saranno più tollerate lungaggini o trascuratezze, come quelle che hanno caratterizzato diversi uffici negli anni scorsi. La Provincia deve essere presente a tutti i tavoli di concertazione e a tutte le conferenze dei servizi ove è richiesta la sua presenza, per evitare di allungare i tempi dei processi decisionali. Non a caso nella distribuzione delle deleghe ho previsto un incarico apposito alla Semplificazione amministrativa e l'assessore Tavoletta sta svolgendo in maniera egregia il suo compito, avendo creato una sinergia positiva tra la parte politica e i dipendenti, proponendo l'adozione di standard aziendali e predisponendo gli atti necessari per giungere all'agognata meta di una Provincia rapida, trasparente, snella, protesa al servizio dei suoi cittadini». Chieti, 19 settembre 2009
Il presidente Di Giuseppantonio presenterà osservazioni negative sul progetto di ricerca petrolifera in mare “Elsa 2”: stamattina vertice in Provincia con i rappresentanti dei comitati dei cittadini e delle associazioni ambientaliste Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, insieme al consigliere provinciale Franco Moroni, ha ricevuto i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei comitati dei cittadini contrari alla petrolizzazione della costa teatina. Erano presenti Antonello Tiracchia, del comitato “Nuovo Senso Civico” e aderente anche al comitato “Natura Verde”, Alessandro Lanci, anch'egli di “Nuovo Senso Civico”, Tommaso Giambuzzi del WWF, Fabrizia Arduini del comitato “Emergenza Abruzzo”, che raccoglie circa settanta sigle di cittadini organizzati; Legambiente, per una indisposizione del suo rappresentante, è stata presente attraverso la dott.ssa Arduini, che si è tenuta in contatto con l'associazione. Nel corso della riunione, è stato messo a punto uno schema di osservazione, tecnico e legislativo che il presidente Di Giuseppantonio trasmetterà al Ministero dell'Ambiente per opporsi alla realizzazione del pozzo per la ricerca di idrocarburi “Elsa 2”, che dovrebbe sorgere al largo delle coste di Ortona. «Sono da sempre – ha spiegato Di Giuseppantonio nel corso della riunione – fermamente contrario alla petrolizzazione delle nostre coste e del nostro territorio: del resto, sono stato io il promotore, da dirigente dell'Anci e sindaco di Fossacesia, di un incontro di tutti i sindaci della costa abruzzese per dire un no forte, convinto e solenne al progetto del Centro Oli. Sono altresì convinto che una battaglia prudente e chiara può portare maggiori benefici alla causa che ci accomuna tutti rispetto ad una sollevazione rumorosa e tumultuante. Dobbiamo percorrere tutti insieme una strada giusta di responsabilità istituzionale. La prima azione è certamente questa che stiamo completando: proporre un'osservazione motivata e articolata al Ministero dell'Ambiente, che abbiamo già allertato di questo passo ufficiale e al quale ho chiesto un incontro ufficiale. Poi faremo richiesta formale che si avvii il procedimento di concertazione previsto per legge: lamentiamo infatti la mancanza quasi totale di collegamento tra istituzioni nazionali e locali in merito a questo progetto. Infine, proporrò al presidente della Regione, Gianni Chiodi, che mi ha manifestato la sua piena sensibilità, l'apertura di un tavolo per giungere al più presto ad un Piano di Gestione Integrata della Costa, per stabilire un limite preciso alla possibilità di installazione in mare di piattaforme estrattive. Credo che con un sereno confronto e una pacata discussione potremo arrivare a cogliere l'obiettivo che ci accomuna tutti: evitare l'arrivo di industrie che non sono compatibili con la nostra economia, il nostro territorio e la nostra vocazione agricola e turistica». Chieti, 18 settembre 2009
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