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25 Novembre : sciopero generale

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SCIOPERO GENERALE NAZIONALE E REGIONALE DEL 25 NOVEMBRE 2005 25 NOVEMBRE 2005 in Abruzzo SCIOPERO GENERALE PER L'INTERA GIORNATA • PER CAMBIARE LA LEGGE FINANZIARIA NAZIONALE 2006 (una manovra che va nella direzione sbagliata) • PER LA DIFESA E UN NUOVO SVILUPPO DELL'INDUSTRIA REGIONALE • PER IL RILANCIO DELLA VERTENZA ABRUZZO MANIFESTAZIONE REGIONALE L'AQUILA - Piazza Duomo - ore 11 Interverranno: Pietro Paolelli - Segretario generale Uil Provinciale Franco Leone - Segretario generale Cgil Regionale GIORGIO SANTINI - Segretario Confederale Cisl Nazionale FINANZIARIA 2006: UNA MANOVRA NELLA DIREZIONE SBAGLIATA CONTRO • Una finanziaria dannosa per lavoratori e pensionati e inutile per lo sviluppo. • L'indiscriminato utilizzo delle cartolarizzazioni a partire da quelle della vendita delle sedi di uffici e enti pubblici. • Le finte coperture che sfasciano la finanza pubblica, peggiorando deficit e debito pubblico, allontanano drammaticamente la ripresa economica e lo sviluppo. • Qualsiasi forma di condono nuovo o vecchio, esplicito o mascherato. • I tagli a comuni province e regioni che significano riduzione dei servizi ai cittadini. • I tagli alle risorse per le infrastrutture, a partire dal Mezzogiorno. • I tagli ai finanziamenti per il mezzogiorno: tagli di 15 miliardi in tre anni delle risorse per cofinanziamento dei progetti europei, tagli agli stanziamenti del fondo per le aree sottosviluppate, tagli agli incentivi alle imprese. • La mancata copertura dei programmi di attuazione dell'agenda di Lisbona, compromettendo così la possibilità di sviluppo e competitività della nostra economia. • L'assenza di risorse per gli ammortizzatori sociali. • La riduzione di circa 100.000 posti di lavoro precari nella pubblica amministrazione. • Le mancate coperture per il rinnovo dei contratti pubblici. • I tagli alla cooperazione internazionale, in netto contrasto con gli impegni assunti livello internazionale in materia di aumento dei fondi ad essa destinati. PER • Una politica fiscale realmente redistributiva che aumenti la tassazione sulle rendite di natura speculativa sia finanziaria che immobiliare. • Una politica delle entrate basata su interventi strutturali e non parziali di lotta all'evasione fiscale, al lavoro sommerso e a tutte le forme di elusione. • La restituzione integrale del fiscal drag sottratto a lavoratori e pensionati. • Una politica di rafforzamento del potere di acquisto dei salari e pensioni, anche mediante la riduzione del carico fiscale sulle buste paga e la redistribuzione di una quota della ricchezza prodotta a favore delle pensioni. • La valorizzazione della previdenza complementare non come speculazione per gruppi economico-finanziari ma come fattore di incremento del reddito pensionistico a favore delle nuove generazioni. • Una politica di controllo dei prezzi e tariffe anche attraverso una tassazione straordinaria degli utili delle società petrolifere da trasferire in riduzione delle tariffe e delle accise, nonché mediante la predisposizione di strumenti di monitoraggio e contrasto verso aumenti speculativi ed ingiustificati. • Una politica industriale fondata sui fattori di qualità dello sviluppo che incentivi le imprese, promuova ricerca innovazione e sviluppo. • L'incremento delle risorse per il finanziamento degli ammortizzatori sociali, prevedendo anche coperture per l'estensione a settori e imprese escluse dal regime generale e risorse per i lavori socialmente utili. • Una nuova centralità economica e produttiva del Mezzogiorno, attraverso adeguati finanziamenti ai programmi infrastrutturali e di sviluppo, valorizzando anche interventi basati sulla fiscalità di vantaggio. • Una reale attuazione delle priorità previste nell'agenda di Lisbona a partire dalla scuola e dalla formazione quali centrali e indispensabili fattori di sviluppo della dignità e della qualità del lavoro. • I rinnovi dei contratti pubblici e la stabilizzazione dell'occupazione precaria. • Il rafforzamento e la qualificazione del welfare, vicino alle nuove domande sociali, attraverso l'attuazione di forti politiche sociali e abitative, finalizzate al contrasto di tutte le forme di povertà e di esclusione sociale. • Un incremento del finanziamento del fondo sanitario nazionale onde garantire in maniera concreta ed uniforme i LEA su tutto il territorio nazionale. • L'adeguato rifinanziamento del fondo per le politiche sociali finalizzato ai livelli essenziali delle prestazioni sociali e per l'istituzione del fondo per i non autosufficienti: in questa direzione, mirata e selettiva, vanno utilizzate le pur scarse risorse del fondo sociale, evitando frammentari e dispersivi interventi di carattere elettoralistico e propagandistico. CGIL CISL UIL ABRUZZO PER L'INDUSTRIA REGIONALE - PER IL RILANCIO DELLA VERTENZA ABRUZZO Le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil Abruzzo, riunite a Pescara il 28 ottobre 2005, decidono, in aggiunta allo 4 ore di sciopero generale sulla Finanziaria del 25 novembre, di proclamare in Abruzzo, per la stessa data, l'astensione dal lavoro per l'intera giornata per tutte le categorie, con l'eccezione dei servizi a rete di rilevanza nazionale, per ottenere risposte efficaci contro la crisi in atto nel settore produttivo, per la ripresa dell'industria nella nostra regione, per il rilancio della vertenza Abruzzo. Le segreterie unitarie di Cgil, Cisl, Uil Abruzzo pongono al centro della mobilitazione a livello regionale obiettivi concreti. Obiettivi verso il Governo nazionale: - apertura di un confronto complessivo con il Governo Nazionale sull'insieme delle vertenze aperte; - apertura dei tavoli nazionali per il rilancio dell'elettronica-telecomunicazioni e del tessile-abbigliamento-calzaturiero, con indicazione esplicita di uno spazio abruzzese nei due settori; - individuazione nella legge Finanziaria nazionale di misure concrete ed immediate per fronteggiare la crisi industriale nelle aree e nei settori più colpiti della nostra regione; - individuazione nella legge Finanziaria nazionale di nuovi ammortizzatori sociali, adeguatamente finanziati, applicabili alle realtà abruzzesi in crisi; - misure per la qualificazione del tessile-abbigliamento-calzaturiero e per la gestione dei processi di riorganizzazione, riconversione e ristrutturazione nel settore; - apertura di tavoli nazionali con Telecom, Poste, Enel, Eni, Autostrade e Ferrovie (in quest'ultimo caso, anche dando seguito all'incontro di presentazione organizzato dalla Giunta Regionale a Sulmona). Obiettivi verso la Regione: - riconoscimento e avvio della concertazione con le parti sociali a livello regionale; - istituzione del raccordo tra la Regione e il Governo (Presidenza del Consiglio, MAP; Ministero del lavoro) e tra la Regione e le parti sociali per la gestione delle vertenze in essere; - apertura di confronti triangolari (Regione-Impresa-Sindacato) con i grandi gruppi presenti nel territorio regionale; - calendarizzazione dei primi incontri per la costruzione della legge-quadro regionale sulle attività produttive, con il riordino degli enti strumentali, il riordino e l'istituzione dei distretti, la riorganizzazione del sistema degli incentivi; - avvio di un confronto sulle politiche energetiche e sulla salvaguardia dei relativi siti industriali regionali; - avvio del confronto per una legislazione regionale per la ricerca e l'innovazione tecnologica, nel quadro complessivo delle politiche industriali; - piano sulla sicurezza e tutela della salute sul lavoro. Il confronto e la concertazione, oltre che sui punti della piattaforma sopra indicata, dovranno dispiegarsi sull'insieme dei temi di rilevanza regionale, dalla riforma della pubblica amministrazione alle politiche sociali; dal contrasto alla povertà all'ampliamento del welfare sociale e alle politiche di sostegno ai pensionati e agli anziani; dall'integrazione tra sociale e sanità alle azioni per combattere il lavoro precario, nero ed irregolare; dai trasporti alla scuola e alla formazione. Le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil Abruzzo hanno convocato l'assemblea unitaria dei quadri abruzzesi di martedì 15 novembre, a Pescara, per dibattere l'insieme dei problemi regionali, la piattaforma nazionale e regionale dello sciopero del 25 e realizzare l'assunzione del caso-Abruzzo in tutta la sua portata da parte delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil. Le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil Abruzzo organizzano all'Aquila per la giornata del 25 novembre la manifestazione regionale del mondo del lavoro abruzzese, sulla piattaforma nazionale di Cgil, Cisl, Uil per la modifica della Finanziaria 2006 e sulla propria piattaforma per l'industria regionale e per il rilancio della vertenza Abruzzo. Le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil Abruzzo
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