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Usi Civici : il Comune fà retromarcia

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E dunque il Sindaco Marchese si è sentito finalmente ³obbligato ad intervenire² (con il comunicato stampa del 27.01.2006 e l¹articolo su ³Il Centro² del 9.02.2006) sul tema degli usi civici a San Salvo. ³Obbligato² non a caso, perché lo ha fatto solo dopo l¹invio alla Regione Abruzzo di una dettagliata relazione in merito ­ firmata dal Comitato e da consiglieri comunali di opposizione ­ e dopo l¹inoltro da parte del Comitato a tutte le famiglie di San Salvo di una ³Lettera aperta ai cittadini² circa l¹atteggiamento da tenere per le richieste di legittimazione e affrancazione. Oltretutto è la prima volta che il Sindaco interviene pubblicamente sulla vicenda, in quanto l¹operazione di ³liquidazione² del demanio civico è stata finora gestita da Giunta e Amministrazione in maniera centralistica e antidemocratica. Benché ufficialmente invitati dal Comitato, Sindaco e assessori non erano infatti intervenuti neppure alla partecipata assemblea del 10.12.2005: un fatto piuttosto grave per chi dice di volersi confrontare con i cittadini e si professa continuamente garante delle leggi e della trasparenza. Marchese in sintesi afferma: 1) che il possessore [del terreno] può richiedere anche solo la legittimazione; 2) che la legittimazione fa acquisire la proprietà del terreno; 3) che il provvedimento di legittimazione viene emesso dalla Regione Abruzzo ed è gratuito; 4) che il processo di affrancazione è di competenza comunale e libera per sempre dal pagamento del canone. Si tratta di un bel passo in avanti, quando tutti gli interessati erano stati finora obbligati a firmare ­ su foglio predisposto dal Comune ­ una richiesta contestuale di legittimazione e affrancazione con impegno di versamento della quota stabilita per l¹affrancazione. Tali operazioni non si possono giuridicamente giustificare. Infatti, come dispone la legge, solo dopo la conclusione della procedura di legittimazione e l¹emanazione del relativo Decreto del Presidente della Giunta Regionale, si può aprire la fase dell'affrancazione per i cittadini che decideranno di esercitare questo diritto. Quindi, incassando già i soldi necessari all¹affrancazione, il Comune ha consumato una appropriazione indebita (un reato penale anche piuttosto grave). Ringraziando i numerosi cittadini che in questi giorni ci hanno contattato direttamente o telefonato per chiedere chiarimenti, porre questioni ecc. (compresi quelli che hanno terreni in Comune di Vasto, la cui Amministrazione esige il pagamento di canoni enfiteutici oppure la quota di affrancazione su terreni anche edificabili, acquistati con atti notarili privi di vincoli di uso civico), ribadiamo pertanto a tutte le persone interessate di: a) fare solo la richiesta di legittimazione del terreno (su modulo nuovo, senza equivoci); b) non pagare nulla, neppure i costi per ³eventuale frazionamento²; c) aspettare per l¹affrancazione, anche perché sono da definire le questioni relative ai frazionamenti e ai canoni pagati, in quanto non è certo che il Comune di San Salvo abbia diritto ad esigere il pagamento dei canoni enfiteutici (argomento su cui attendiamo risposte chiare). Il Comitato continuerà dunque a pubblicizzare ogni novità riguardante tale vicenda, che è importante tanto nel metodo quanto nel merito, essendo in gioco gli interessi di tutta la comunità cittadina. Comitato cittadino per la difesa del demanio civico - San Salvo Per informazioni rivolgersi a: · Angelo Di Pierro (consigliere comunale-Segretario PSI) 335 5734698 · Tonino Cilli (Segretario Rifondazione Comunista) 392 8155772 · Giovanni Artese (Movimento ''Impegno per S. Salvo'') 333 9104833 · Maurizio Fabrizio (Movimento ''Socialismo è Libertà'') 320 5327973
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