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Liberato Aceto: ''Lavorare per la casa comune dei moderati''.

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SAN SALVO - Continua la polemica a distanza tra avversari, ma anche e forse soprattutto tra gli alleati all'interno dell'Unione, per le continue dichiarazioni del consigliere e segretario regionale dell'Udeur Liberato Aceto. L'esponente dell'Udeur, nel corso di alcune recenti manifestazioni elettorali in provincia di Chieti, ha più volte ricordato al proprio elettorato l'appello ai cristiani del Cardinale Ruini, scontentando così la quasi totalità dei partiti suoi alleati. ''In questa campagna elettorale i cattolico-democratici abruzzesi hanno il dovere di preservare la propria identità attenendosi a quei contenuti irrinunciabili, fondati sul primato e sulla centralità della persona umana, da articolare nel concreto dei rapporti sociali'', queste le dichiarazioni di Aceto. Sono le parole di chi si trova, se vogliamo poco coerentemente, in una coalizione che a larghissima maggioranza ha posizioni, idee e valori completamente opposti rispetto a quelli che si cerca o si pretende di rappresentare. Non deve essere facile infatti, per chi si professa cristiano impegnato in politica, convivere con forze politiche laiciste e dichiaratamente anticlericali, tra l'altro avendo la velleità di presentarsi agli elettori come l'alfiere di certi valori cristiani. ''L'Udeur Abruzzo - insiste Aceto - ritiene che proprio alcuni valori fondamentali della nostra cultura e formazione politica possono rappresentare quel valore aggiunto che manca nel dibattito di questi giorni. Fra questi vi sono il rispetto della vita umana dal concepimento al suo termine naturale e il sostegno alla famiglia legittima fondata sul matrimonio.'' Parole sicuramente poco gradite agli alleati dell'Udeur che intendono battersi per i pacs, per l'eutanasia e per riformare la legge sull'aborto in senso meno garantista nei confronti dei diritti del concepito. Aceto queste cose le sa, ma anche i suoi potenziali elettori sono bene informati. Per finire l'esponente dell'Udeur rilancia una proposta ''trasversale'' che sicuramente farà discutere. ''Se manca ancora, dopo dieci anni, il partito di riferimento dei cattolici, noi dobbiamo lavorare perché presto la casa comune dei moderati diventi una realtà e perché al centro della politica torni l'uomo e i suoi bisogni''.
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