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Comunicato RSU Denso

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Lavoratrici e lavoratori La R.S.U. rinnova la critica severa verso l'Azienda sulla gestione della cassa integrazione poiché ha prodotto disagi notevoli alle persone interessate dal provvedimento, senza tener conto dei problemi morali, umani e sociali. Riscontriamo anche una buona dose di malafede dell'attivazione della cassa integrazione perché ha tradito gli intendimenti espressi in tutte le forme possibili da parte della R.S.U. e delle OO.SS. nella realizzazione dell'accordo. La malafede la si riscontra sul fatto che l'Azienda, mediante l'uso della cigs, ha colpito le persone più deboli del contesto aziendale e sociale per mettere in cattiva luce l'operato del sindacato e della R.S.U. Ulteriore riprova di tutto ciò è determinata dal fatto che le sigle sindacali non presenti nella R.S.U. stanno strumentalizzando i contenuti dell'accordo mediante comunicati a mezzo stampa, e stanno aizzando i lavoratori contro ''i diciotto componenti della R.S.U.'' chiedendone le loro dimissioni, come se questi fossero responsabili delle scelte compiute dalle strutture Aziendali nella individuazione delle persone collocate in cigs. Giudicare immorale l'operato della R.S.U., conoscendo perfettamente le difficoltà in cui si è operato per evitare 140 licenziamenti e per modificare il Piano Industriale della DENSO, significa voler dare una sponda all'Azienda nel tentativo di delegittimare il sindacato in questa fabbrica. Se a ciò aggiungiamo le minacce personali verso i delegati, perpetrate da singoli componenti delle suddette sigle sindacali, vuol dire che il disegno è decisamente studiato e mirato. Le minacce verbali e i messaggi intimidatori contenuti nei volantini a firma SLAI-COBAS contraddistinguono la pochezza politica, l'assenza di strategia e proposta, nonché una buona dose di inciviltà che alberga nell'animo e negli intendimenti di queste persone. Precisiamo altresì di aver notato che i suddetti personaggi ( che si autodefiniscono ''gli ideologi'' dello SLAI-COBAS dello stabilimento), fino a qualche settimana prima della cigs erano posizionati su attività indirette, improvvisamente sono stati posizionati su attività dirette alla produzione, escludendoli quindi dal rischio della cigs. Come dobbiamo inquadrare questi avvenimenti? Dobbiamo sospettare che il tentativo di delegittimazione e di ridimensionamento del sindacato di fabbrica è contemplato anche in un accordo occulto tra l'Azienda e lo SLAI-COBAS? La R.S.U., come sempre, dedicherà tutte le attenzioni e le iniziative per un pieno rispetto dell'accordo e per il rilancio delle attività produttive di questo stabilimento, e non intende assolutamente prestare il fianco a subdole manovre che mettano a rischio la tenuta del movimento, la tutela del lavoro e dei diritti dei lavoratori di questa fabbrica. Ribadiamo la necessità del blocco totale dello straordinario per consentire ai lavoratori in cassa integrazione di rientrare al lavoro il più presto possibile. San Salvo, 5 maggio 2006 R.S.U. DENSO
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