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Min&Mal: due sansalvesi dietro le consolle di 'mezzo mondo'

Questa sera suoneranno a San Salvo Marina

redazione
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Questa sera a partire dalle 23 al lido Playa del Sol a San Salvo Marina si terrà Min&Mal & Friends, evento musicale che avrà come protagonisti i fratelli sansalvesi Mario (classe 1989) e Alessio Caterino (classe 1991). I due apprezzati dj da tempo girano il mondo, esportando la loro affermata esperienza nel campo della Techno e della Minimal.

Per l'occasione li abbiamo intervistati insieme a Michele Esposito della Groove Hole.

Dall'Euorpa al Sud America, com’è nata la vostra passione che oggi vi porta a lunghe trasferte?
Io ho iniziato a fare il dj a 14 anni, ho iniziato con la musica commerciale anche con sotto l'influenza di nostro padre che ascoltava molta musica dance dell’epoca. Poi abbiamo avuto nuovi stimoli e siamo andati sulla techno e sulla minimal.

Come è arrivato il primo successo?
Lui - Alessio - era portato più per i software musicali. Abbiamo iniziato a lavorarci su per gioco. Suonavamo alle feste locali. Un giorno ci siamo ritrovati a tavolino e abbiamo deciso di inviare il nostro lavoro alla nostra prima etichetta, colombiana, una delle maggiori nel campo della minimal. La release è stata accettata e siamo entrati così nel circuito. Dopo un altro paio di produzioni abbiamo inviato altre release a un’etichetta turca. Anche queste hanno avuto un discreto successo facendoci salire nelle classifiche.
Da lì siamo stati chiamati per la prima data a Stoccarda nell'ottobre 2010; in Germania minimal e techno sono sempre andati forti (ottobre 2010). Le case discografiche hanno iniziato a fidarsi perché il nome cresceva e andavano sul sicuro. Abbiamo iniziato a ricevere varie chiamate da Australia, Brasile, Messico ecc. In un attimo ci siamo ritrovati a girare il mondo.

Com'è stato essere catapultati in questo 'nuovo mondo'?
All’inizio si è un po’ spiazzati. Non avremmo mai pensato “Può essere che da San Salvo ci ritroviamo a viaggiare in Australia per lavoro?”. Nel primo impatto di Stoccarda eravamo un po’ intimoriti perché non eravamo un nome conosciutissimo, ma già c'era qualcuno venuto appositamente per ascoltarci. Nonostante ciò, è stato molto positivo, una bellissima esperienza.

In Italia com’è lo scenario musicale riguardo questi generi?
In Germania questi generi musicali fanno parte della cultura così come gli after ecc. In Italia è un po’ a macchia di leopardo perché si segue la moda del momento. Nel nostro Paese comunque questi generi vanno maggiormente in Puglia, Campania, Lombardia, nei locali della costa romagnola e nella capitale.

I vostri genitori come hanno preso questa passione che oggi è il vostro lavoro a tutti gli effetti?
Abbiamo avuto la fortuna che ci hanno sempre supportato. Sono orgogliosi di noi. Anche i sansalvesi ci danno spesso testimonianze di affetto e orgoglio nei nostri confronti; nei confronti di ragazzi che sono riusciti ad avere successo fuori.

Qual è ora il vostro auspicio?
Essendo il nostro lavoro speriamo di crescere sempre di più. Non pensiamo mai “siamo arrivati”, ma cerchiamo di andare sempre più avanti. Dopo 4 anni il resoconto è positivo, ma questo non fa altro che caricarci maggiormente.

Che città è San Salvo per fare musica?
Le ordinanze magari sono un po’ restrittive. Se si vuole fare musica fino a tardi, alle 2 bisogna stoppare, tranne per un breve periodo fino a ferragosto durante il quale si può fino alle 3. Non è raro che qualcuno chiami i carabinieri anche alle 23.30. Il giovane turista che viene in vacanza qui non può prendere la macchina e andare a Pescara, altrimenti va direttamente lì.
Poi su questo genere di musica ci sono abbasta pregiudizi. Appena si sente techno si pensa a droga e casino, ma non è così.

Qual è l'obiettivo dell'evento di stasera, di Min & Mal & friends?
È un evento che si fa a San Salvo Marina alla Playa del Sol ogni anno tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Oltre a noi ci saranno ragazzi musicalmente validi: Davide Berchicci e Marco Cologno di Termoli e Gino Zocaro di San Salvo.
È un evento per proporre un modello diverso di festa e di musica. Cerchiamo di far accettare un altro timbro musicale che non sia quello commerciale cercando di attirare anche un pubblico diverso.

Che consiglio avete per chi insegue una passione?
Non fare mai caso ai giudizi della gente
, ma seguire sempre il proprio sogno. Noi abbiamo iniziato con questa mentalità, ma non siamo partiti pensando che un giorno ci saremmo ritrovati a suonare in uno stadio o dall’altra parte del mondo. Queste sono conseguenze del seguire il proprio sogno. Spesso chi ci prova si scontra con chi non lo ritiene capace o con chi dice il classico “trovati un lavoro serio”.
I ragazzi devono seguire quello che hanno dentro.

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