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“Dio odia le donne”, Giuliana Sgrena presenta il suo nuovo libro a San Salvo

Quando si tratta di discriminare la donna, le principali religioni monoteiste sono tutte d’accordo, ne parliamo venerdì 21 ottobre alle 18,00 presso Herzog caffè letterario di via Grasceta

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Domani, venerdì 21 ottobre alle 18.00, Giuliana Sgrena presenterà "Dio odia le donne" (Il Saggiatore, 2016). 

La Sgrena nota al grande pubblico per essere stata rapita il 4 febbraio 2005 dall’Organizzazione della Jihad islamica mentre si trovava a Baghdad (Iraq) per realizzare una serie di reportage per "il Manifesto". È stata liberata dai servizi segreti italiani il 4 marzo, in circostanze drammatiche che hanno portato al suo ferimento e all’uccisione di Nicola Calipari, dirigente dei servizi di sicurezza italiani.

Giornalista per il quotidiano Il Manifesto dal 1988, per il mensile Modus vivendi dal 1997 e per il settimanale tedesco Die Zeit, la Sgrena è una cronista di guerra. Ha raccontato la guerra in Algeria, in Somalia, in Afghanistan, conoscitrice profonda del mondo islamico, ha scritto numerosi libri, ultimo dei quali "Dio odia le donne". 

Sarà la giornalista Antonia Schiavarelli a dialogare con l'autrice presso l'Herzog caffè letterario in via Grasceta, 31 a San Salvo, inaugurando  il ciclo di incontri con le autrici e con gli autori che si terranno  periodicamente presso il bookbar, per presentare l'ultima opera dell'autrice.

"Dio odia le donne": Giuliana Sgrena svela e denuncia tutte le forme di questo odio nei confronti delle donne, ad opera di tutte le religioni monoteiste. Quando si tratta di discriminare la donna, le principali religioni monoteiste sono tutte d’accordo. 

Da fenomeni estremi come l’infibulazione «faraonica» e lo stupro di guerra, che se ripetuto per dieci volte fa sì che la donna sia finalmente convertita, a tragedie dolorosamente quotidiane come il femminicidio, versione contemporanea ma non meno cruenta del delitto d’onore, con cui il maschio rivendica il possesso della moglie, figlia, sorella, il diritto di deciderne la vita o la morte. Ma esistono anche prevaricazioni più sottili e subdole, come l’ideale di purezza e verginità, che condiziona le donne nelle scelte di vita, nel ruolo sociale, perfino nell’abbigliamento.

Giuliana Sgrena manda in frantumi le consuetudini e risale alla radice stessa della sottomissione femminile, mostrando quanto ancora oggi la legge della religione riproduca la subalternità della donna al «primo sesso». Dio odia le donne è un libro che ferisce. Dopo averlo letto, nessuno potrà più avere dubbi: il Dio degli uomini ha sempre odiato le donne, e il suo odio non accenna a diminuire.

 

 

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