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BRACCIALETTO ELETTRONICO "RIFLESSIONI"

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  In questi ultimi giorni  si è sviluppato un accceso dibattito, sull'uso del" braccialetto elettronico" in ambito lavorativo.

Il tutto è scaturito in seguito alla notizia che una famosa ditta commerciale, ha adottato questo sistema con la  motivazione che il lavoratore riesce a reperire più velocemente il prodotto da spedire, per accelerare  la consegna;come se non bastassero in queste attività i ritmi e i carichi al limite della sopportazione.

A Milano ho avuto modo di parlare con dei lavoratori che operano con queste società, i quali mi hanno descritto,il sistema e il modo di lavorare che si svolge prevalentemente di notte, con ritmi e carichi di lavoro insostenibili.

Come se questo non bastasse, si ricorre all'uso del braccialetto, per velocizzare ancora di più il lavoro, con l'aggravante del controllo continuo da parte del datore di lavoro.

Queste reminiscenze da padroni delle "FERRIERE"devono essere respinte e rifiutate da parte di "TUTTI":I lavoratori sono "SACRI"e non possono essere considerati e ridotti alla stregua di automi telecomandati.

La crisi e la precarietà del lavoro non devono consentire a nessuno l'abuso e il sopruso sulle persone, schiavizzandole;la dignità e il rispetto dell'essere umano deve prevalere su tutti i sistemi di lavoro.

Voglio ricordare a chi l'avesse dimenticato e per chi non la conoscesse, che nel nostro paese vige una legge  del (20 maggio 1970 N° 300 STATUTO DEI LAVORATORI) conquistata con lotte e sacrifici, improntata alla tutela della dignità e alla salvaguardia dei diritti di tutti i lavoratori.

E' necessario e urgente intervenire, per respingere questi attacchi e per tutelare il futuro della  forza viva del paese, fatta di donne  e di giovani lavoratori che in molti casi non hanno la forza di reagire per le condizioni precarie dell'occupazione.

Le ISTITUZIONI e le parti SOCIALI intervengano, affinchè questo problema venga respinto e abbandonato definitivamente. 

A.Dragani

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