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San Salvo, la rassegna “Have a nice Book” prosegue con Dario Pontuale

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«Ognuno ha le proprie date rosse, i calendari sono inutili»

Il secondo appuntamento della rassegna “Have a nice book” organizzata dal Centro culturale di San Salvo è dedicata alla grande letteratura con la presenza di un autore che si distingue nel nostro tempo, Dario Pontuale.

Sarà presente venerdì 9 novembre alle ore 18 con il suo nuovo romanzo, Certi ricordi non tornano, CartaCanta Edizioni con l’autorevole prefazione di Paolo Di Paolo.

A dialogare con l’autore, l’agente letterario Roberto Di Pietro dell’Agenzia letteraria Edelweiss di Roma.

Il Tour nazionale lo ha già visto presente nelle librerie IBS e Testaccio di Roma, e prossimamente sarà a Viterbo, Nettuno, Firenze, Livorno, Padova e a Più Libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria di Roma. 

Dario Pontuale (Roma 1978) è scrittore, saggista e studioso della letteratura otto-novecentesca. Collabora con diverse riviste di critica letteraria, dedicando il suo impegno alla riscoperta dei classici della letteratura mondiale. Ha curato edizioni di: Stevenson, Conrad, Salgari, London, Svevo, Buzzati, Boito, Pessoa, Musil, Cechov, Puskin, Tolstoj, Maupassant, Zola, Dostoevskij, Melville. Nel 2018 terrà un corso di lettura presso la Scuola Macondo di Pescara.

Autore dei romanzi: Nessuno ha mai visto decadere l’atomo di idrogeno (2012), L’Irreversibilità dell’uovo sodo (2009), La biblioteca delle idee morte (2007). Autore delle biografie critiche: Il baule di Conrad (2015), tradotto l’anno dopo in Francia (Le malle de Joseph Conrad, traduzione di D. Gachet, 2016); Ciak si legge (Ianieri, 2016), La Roma di Pasolini. Dizionario urbano (Nova Delphi, 2017). Coautore dei documentari: Il viaggiatore e l’imperatore. Le città invisibili di Italo Calvino(2016) e P.P.P. Profezia di un intellettuale (2010). Il suo sito internet è www.stradariopontuale.com.

«È una parola ipercontemporenea: “resilienza”. Utile a leggere l’intero romanzo come una meditazione narrativa sul tema, o meglio ancora: un racconto lungo in cui lampeggia quel lemma come la chiave di un enigma» (dalla prefazione di Paolo Di Paolo).

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