«Liberi di scegliere se migrare o restare»: è il tema indicato da Papa Francesco per il suo messaggio in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2023 .
Il Pontefice invita tutti ad una rinnovata riflessione su un diritto non ancora codificato a livello internazionale: il diritto a non dover emigrare, ossia — in altre parole — il diritto a poter rimanere nella propria terra.
" La natura forzata di molti flussi migratori attuali obbliga ad una considerazione attenta delle cause delle migrazioni contemporanee. Il diritto a rimanere è precedente, più profondo e più ampio rispetto al diritto ad emigrare. Esso include la possibilità di essere partecipi del bene comune, il diritto a vivere in dignità e l’accesso allo sviluppo sostenibile, tutti diritti che dovrebbero essere effettivamente garantiti nelle nazioni d’origine attraverso un esercizio reale di corresponsabilità da parte della comunità internazionale."
Ogni persona - di qualsiasi età , sesso, nazionalità , religione - che scappa dalla propria terra, lo fa evidentemente con la speranza di fuggire dalla guerra, dalla povertà , dall'ingiustizia, dalla violenza, dalla mancanza di diritti e tutele che ogni essere umano dovrebbe avere.
Non si può morire di speranza in mare, nei valichi innevati, nel buio di un vagone.
La ricerca di soluzioni pacifiche ai conflitti, la garanzia di libertà civili e giustizia sociale in ogni parte del mondo, un'economia solidale ed una globalizzazione piu' umana, un'accoglienza fraterna, sono responsabilità di ogni paese, di ogni governante, di ogni uomo.
Nessuno può sentirsi escluso.