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L'Abruzzo in cucina: il cacio fritto

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Da sempre terra di transumanza, l’Abruzzo è ancora oggi molto legato a tradizioni e prodotti del suo territorio. Fra questi si distingue il Pecorino, un formaggio molto saporito realizzato con latte di pecora che un tempo rappresentava l’alimento base delle famiglie che vivevano di pastorizia. Avendo a disposizione pochi ingredienti, era compito delle donne ingegnarsi per sostentare la propria famiglia e fu così che nacque il cacio fritto. Avvolto in una semplice pastella a base di farina, acqua e uova, il cacio fritto viene ancora proposto nei ristoranti come gustoso antipasto.

Ingredienti:

- 450 g di pecorino semistagionato

- 250 g di farina 00

- 200 g di acqua gassata fredda

- 2 uova

- un cucchiaino di sale fino

Per infarinare e friggere:

- Farina 00 

- Olio di semi di girasole


Procedimento:

Per prima cosa tagliate il Pecorino a fette dello spessore di 1 cm. Rompete le uova in una ciotola, salate e aggiungete poca farina. Mescolate con una frusta mentre continuate ad alternare l’aggiunta di acqua e farina. Dovrete ottenere una pastella fluida, ma non liquida. A questo punto versate l’olio di semi in un pentolino e portatelo a una temperatura di 190°-200°. Passate le fette di formaggio nella farina su entrambi i lati, poi immergetele nella pastella e lasciate scolare quella in eccesso. Friggete 1 o 2 pezzi per volta per circa 60-90 secondi, fino a che non risulteranno dorati. Scolate il cacio fritto su carta assorbente e servitelo caldo e filante!

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