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Accademia Italiana della Cucina, premi e riconoscimenti a Chieti

Venerdì 23 la cerimonia per quattro realtà agroalimentari e della ristorazione che operano nel territorio della provincia

redazione
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Sono ben quattro i premi e i riconoscimenti che la Delegazione di Chieti dell'Accademia Italiana della Cucina assegnerà venerdì 23 giugno, alle ore 17.30 presso la sala consiliare della Provincia, alla presenza del presidente della Giunta provinciale, Francesco Menna, dell’assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Daniele D’Amario, e dei sindaci dei premiati, Diego Ferrara (Chieti), Giulio Borrelli (Atessa), Massimo Tiberini (Casoli), Domenico Giangiordano (Roccascalegna).

Il “Premio Dino Villani”, intitolato alla memoria di uno dei fondatori dell’Accademia, che è riservato ai titolari delle aziende artigianali o piccolo-industriali che si distinguono da tempo nella valorizzazione dei prodotti alimentari italiani con alti livelli di qualità sarà conferito alla totera casolana del “Bar Colanzi” di Casoli, rappresentato da Guglielmo Colanzi. 

Il “Premio Massimo Alberini”, intitolato al grande giornalista e storico della gastronomia, collega di Orio Vergani, presente alla fondazione dell’Accademia di cui è stato Vice Presidente onorario, che è assegnato a quegli esercizi commerciali che da lungo tempo, con qualità costante, offrono al pubblico alimenti di produzione propria, lavorati artigianalmente con ingredienti di qualità eccellente e tecniche rispettose della tradizione del territorio sarà conferito alla storica Panetteria Palmarelli di Chieti, rappresentato da Maria Grazia Palmarelli.

Inoltre sarà concesso il “Diploma di Buona cucina”, riservato ai ristoranti e alle trattorie di cucina italiana, che operano nel rispetto della tradizione e della qualità, al Ristorante La Castellana di Atessa, rappresentato dal proprietario Nicola Ceroli.

Infine, una speciale “menzione accademica” sarà riconosciuta a Fernando Zinni di Roccascalegna.

La premiazione sarà presieduta dal delegato di Chieti dell'Accademia Italiana della Cucina, Nicola D'Auria (nella foto), che è anche Coordinatore Territoriale per l'Abruzzo, insieme al  Vicepresidente Vicario dell'intera accademia, Mimmo D'Alessio.

«I premi accademici – ha commentato Nicola D'Auria – costituiscono la testimonianza concreta dell'impegno della nostra istituzione nel valorizzare quelle realtà che sul territorio rappresentano la più schietta interpretazione del genio locale e della capacità di essere emblema di una tradizione che si tramanda di generazione in generazione e che è l'espressione più genuina dell'Abruzzo a tavola. Avere l'onore di poter conferire quattro premi significa certificare la crescita qualitativa della ristorazione abruzzese, e in particolare quella del territorio teatino, e dei produttori locali, che non si sono fatti tentare dalla facilità della quantità per puntare tutto sulla qualità dei prodotti e delle produzioni». 

 

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