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Ciclismo a San Salvo, un amore che resiste

A San Salvo tre associazioni e tanta passione, tanti i piccoli ciclisti e amatori, ma è ancora da venire un gruppo agonistico juniores

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UNO SPORT PER FORTI E GENTILI - La passione per il ciclismo a San Salvo c'è, a quanto pare quello che un po' manca sono i giovani che si lasciano sedurre da questo sport semplice e appassionante, dove la tenacia è la prima cosa che serve e che si affina. Quando un campione scala una vetta in sella alla sua bici può avere un'intera nazione che lo sostiene, ma alla fine è solo sulle sue gambe e sul suo cuore che può contare.
Sembrano davvero lontani i tempi in cui tra i sogni dei ragazzini c'era la bicicletta, quando le bici a misura di bimbo scarseggiavano e i bambini spesso cominciavano a pedalare su bici da adulti, pedalando mettendo le gambe sotto la canna; certo prima era un vero mezzo di lavoro, era un mezzo di trasporto per tantissimi ed era facile che tanti scoprissero la passione come 'effetto collaterale' dell'andare a lavoro in bici. Oggi di sicuro è raro trovare un bambino che si appassioni alle bici come il piccolo Bruno di Ladri di biciclette, che aveva quasi una venerazione per la Fides rossa del papà. Ma la passione resiste - rinverdita forse anche dal recente passaggio del Giro d'Italia in città - e c'è chi la porta avanti.

LE ASSOCIAZIONI SANSALVESI - Molti dei campioni del ciclismo moderno su pista e su strada vengono dalla mountain bike, e a San Salvo uno dei massimi appassionati della MTB, nonché ciclo-amatore, ex-ciclista, dirigente sportivo e preparatore atletico è Michele Raspa. Con la sua A.S.D. Raspa 1960 trasmette trasmette la passione per la bici ai piccoli ciclisti sansalvesi (giovanissimi, esordienti e allievi). Con la volontà di diffondere questo sport quest'anno la società ha stipulato una convenzione con l'ass. culturale Decebal e i ragazzi iscritti a quest'ultima possono avere il tesseramento gratuito con la Raspa 1960.
Le altre due associazioni sportive ciclistiche sansalvesi sono la G.S.C. BCC della Valle del Trigno (nata dalle ceneri della AVIS San Salvo) e la Velo Club San Salvo che attualmente contano tra le loro fila solo ciclo-amatori (per quanto riguarda la G.S.C. BCC sono comunque qualificati e ben disposti ad accogliere nuovi virgulti e la Velo Club lavora nella stessa direzione); molti sono infatti i ciclo-amatori sansalvesi non più giovanissimi, anche ultra sessantenni, i quali non mancano di rimarcare come l'aver intrapreso l'hobby del ciclismo abbia avuto un impatto positivo sulla loro salute.

LE GARE RECENTI - La G.S.C. BCC della Valle del Trigno con presidente Tonino Di Nardo e la Velo Club San Salvo con presidente Tonino Magitti vengono entrambe da recenti impegni sportivi: la G.S.C. BCC della Valle del Trigno è stata impegnata il 7 settembre scorso a Montecastrilli (TR) per il raduno nazionale cicloturismo per società, facendo un ottimo risultato (8° su 108 squadre partecipanti); la Velo Club San Salvo dopo essersi vista costretta a annullare causa maltempo la seconda edizione della suggestiva Pedalata sotto le stelle lo scorso 10 luglio si appresta a correre il 12 ottobre prossimo una gara ciclistica alla zona Industriale di San Salvo con ultimo giro e arrivo in città.

INCLUSIONE? - Viene da domandarsi come mai gli amici della Velo Club e i piccoli atleti della Raspa 1960 non siano stati inclusi nella recente Festa dello sport - un evento ad ogni modo straordinario - che ha avuto come slogan «Lo sport è inclusione».
Insomma, a dispetto del fatto che molti ragazzini al giorno d'oggi passano direttamente dal triciclo al ciclomotore, a San Salvo abbiamo tutte le carte in regola per coltivare e trasmettere la passione per il ciclismo, che i ragazzi ne approfittino, e chissà forse un giorno l'alfiere del ciclismo abruzzese, erede del camoscio d'Abruzzo Vito Taccone e del killer Danilo Di Luca sarà un sansalvese.

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