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Appuntamento con lo sport: l’associazione Gli Dei dell’Acqua Abruzzo

Dalle bocce al mare: continua il nostro viaggio tra gli sport sansalvesi

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Per l’appuntamento di questa settimana abbiamo cercato uno sport che non fosse ad appannaggio esclusivo dell’essere umano, ma che comportasse la cooperazione con quello che, per antonomasia, è il suo migliore amico. Da questa base di partenza nasce l’Associazione Onlus Gli Dei dell’Acqua Abruzzo che ha una delle sue sedi operative proprio nella nostra città. Per farci spiegare come si organizza questa associazione abbiamo parlato con l’addetto stampa, nonché unità cinofila, Andrea Gabriele D’Ascenzo e la sua amica Kira, una giovane femmina di Labrador Retriever.

L’intervista

Comincerei con il chiederti come e quando nasce la vostra associazione e ci cosa vi occupate.
Volentieri. Dunque per fare chiarezza posso dirti che la nostra è un’associazione nazionale che ha sede principale ad Asti, ma nel corso degli anni, ha cominciato a espandersi in maniera capillare su buona parte del territorio italiano. Non a caso sono presenti sia sedi operative – tra le quali risulta anche quella di San Salvo – e sedi che fungono semplicemente da referenti. Per quel che riguarda le sedi operative posso dirti che sono presenti in Piemonte, Liguria, Sardegna, Puglia e ovviamente Abruzzo e Molise. Noi ci siamo affiliati nel corso dell’anno 2010/11 anche grazie al nostro presidente Emanuela Gizzarelli. Inoltre, siamo orgogliosi di poter dire di essere tra i gruppi più numerosi contando ben 5 unità cinofile operative brevettate più un bagnino. Quindi capisci bene che ci occupiamo prettamente di salvataggio in mare con l’ausilio dei nostri amici a quattro zampe.
 

Mentre chiacchieriamo Kira non muove un muscolo a parte qualche istinto dovuto alla curiosità, ma non si allontana mai e non cede alle ‘provocazioni’ di altri cani. In base a cosa scegliete i cani e quanto tempo impiegate per addestrarli?
Esatto Kira, che ormai ha quasi tre anni, viene da un addestramento condotto sia a terra che in acqua, ma andiamo con ordine. In genere i cani che utilizziamo sono di tre specie: i Terranova, i Labrador Retriever e i Golden Retriever. Ovviamente non vengono scelte a caso queste tre razze ma in base alla loro acquaticità, infatti se osservi bene le zampe puoi notare che tra le ‘dita’ c’è una zona palmata che ovviamente permette una maggior capacità di movimento in acqua. Vien da se che tale predisposizione naturale è necessaria, ma non sufficiente a fare del cane un’unità di salvataggio. Al fianco del quadrupede è necessario che ci sia un conduttore che deve assumersi la responsabilità penale delle proprie azioni.
Tuttavia, per ottenere il brevetto anche il cane deve seguire dei corsi, come dicevo poco fa. Si parte con un addestramento della durata di sei mesi, solo al compimento di questo periodo si può passare alla parte acquatica a patto che il cane risulti idoneo. Una cosa importante di cui tener conto, è che questo periodo terrestre deve cominciare quando il cane è ancora un cucciolo e ha tra i tre e i sei mesi di età. Se si va oltre questo periodo è difficile insegnare al cane tutto quello che è necessario per una buona riuscita del salvataggio.
A terra devono imparare i comandi fondamentali come il ‘pronto’ o il ‘seduto’ mentre in acqua devono imparare a ubbidire, in primis, e poi a riportare il pericolante, o peggio, l’eventuale cadavere. Inoltre, il cane deve imparare a trainare, con l’ausilio di una cima, anche un gommone in avaria. Una volta imparati tutti questi movimenti si sostiene l’esame nazionale di primo livello. Si può anche salire di livello imparando a effettuare dei salvataggi partendo dall’elicottero. Il cane quindi dovrà sapersi tuffare in modo da rimanere il più possibile in posizione orizzontale altrimenti rischierebbe l’annegamento. Infine il brevetto va rinnovato ogni anno.

Questo per quanto riguarda la parte canina della coppia, invece per il conduttore ci sono delle capacità particolari da possedere? Oltre al corso di primo soccorso ‘umano’ si acquisiscono anche delle competenze di tipo veterinario?
Ovviamente, il conduttore deve amare il mare, ma anche il cane, altrimenti non ha senso seguire un corso del genere. Poi non guastano delle buone capacità acquatiche e un’ottima sintonia con il proprio compagno. Non mi stancherò mai di ripetere che l’unità cinofila è composta da due soggetti che devono completarsi a vicenda e, nel momento in cui uno dei due non porta a termine il proprio compito, la situazione di pericolo non può più essere gestita al meglio.
Per trovare questa sintonia bisogna tener conto dell’istinto del cane che, anche se compagno d’avventure, resta comunque un animale con la sua natura. Per questo motivo è necessario limitare sempre la tendenza di questi amici a conquistare la figura del capo branco. Loro, come tutti i cani, sono strettamente imparentati con i lupi quindi sentono naturale la vita di branco, per questo motivo il conduttore deve tenere una sorta di gerarchia senza lasciarsi sopraffare impedendo al cane di acquisire una sorta di indipendenza che, come detto, potrebbe essere controproducente in situazioni di pericolo. Per quel che riguarda le competenze, veterinarie posso dirti che si acquisisce una veloce infarinatura soprattutto perché il conduttore dev’essere in grado, se necessario, di rianimare il proprio cane visto che anche loro sono sottoposti ad uno sforzo immane. Non ti nego che ne sono morti diversi nel corso degli anni anche in seguito a infarti sopraggiunti dopo un recupero.

Se qualcuno volesse unirsi a voi, come può fare? Il cane deve essere acquistato ‘a parte’?
Per cominciare, basta contattare me oppure Emanuela Gizzarelli per capire come e quando cominciare l’addestramento. A gennaio è cominciato uno dei nostri corsi. Per rispondere alla seconda domanda ti posso dire che il cane dev’essere acquistato in un periodo precedente all’inizio dell’addestramento e dovrebbe avere, preferibilmente, un’età compresa tra i tre e i sei mesi nel momento in cui cominciamo, tutto perché, come ti accennavo poco fa, è importante preparare il cane quando è ancora cucciolo per potergli far apprendere quante più nozioni e comandi possibili. Chiaramente ci sono anche cani del tutto indisciplinati che, talvolta, è difficile correggere.

Quindi a livello economico si tratta di una cifra importante?
Sicuramente non si tratta di pochi spiccioli. Tuttavia ogni scuola – delle tre presenti in Italia – ha il suo ‘prezzo’ ma, indicativamente, la somma totale, tra addestramento, brevetto da bagnino e attrezzatura si aggira intorno ai 1.000 €. Chiaramente questo si rivela poi un investimento giacché l’attrezzatura non viene cambiata ogni anno, ma solo quando raggiunge un certo logoramento che in genere viene prevenuto, o se preferisci rimandato, con i lavaggi fatti dopo ogni intervento in acqua. L’unica spesa che si ripete a scadenza annuale è il rinnovo del brevetto nazionale in seguito anche ad una visita medica.

A proposito di attrezzatura: vedo che Kira indossa anche ora una sorta di imbragatura, è la stessa che usate anche ‘in azione’? Per il conduttore invece qual è l’abbigliamento standard?
Esatto, Kira ha una imbracatura, ma non è la stessa che si utilizza durante i pattugliamenti. Per i cani usiamo infatti una fascia di colore arancione che permette al pericolante, in caso di emergenza, di sorreggersi all’animale. Invece il conduttore ha due diversi tipi di divisa in base alla stagione in corso. Per quel che riguarda l’inverno è praticamente obbligatorio l’uso della muta viste le temperature invece per l’estate indossiamo le mezze mute con una maglietta o una canotta.

Abbiamo detto che tutto viene lavato dopo ogni intervento. Ci sono accorgimenti particolari da tener presenti per il lavaggio dei vostri amici?
Come ogni cosa anche il cane viene lavato spessissimo con degli shampoo specifici. Una cosa da tenere sempre presente nel momento in cui si porta in acqua un cane da salvataggio è il fatto che questi amici soffrono di otiti. Per questo motivo bisogna fare estrema attenzione all’eventuale proliferazione di funghi che causano questi disturbi.
 

Chiudiamo con due curiosità: ci sono limiti di età per il conduttore? E a quando la prossima dimostrazione pratica?
Sicuramente il conduttore non potrà fare questo servizio a vita e i limiti sono molto simile a quelli previsti dal brevetto di assistente bagnanti. Il limite minimo di età  è di diciotto anni visto che, come dicevamo poco fa, ricade sul conduttore anche la responsabilità penale, mentre il limite massimo è di sessanta anni, oltre i quali il brevetto non viene più rinnovato. Noi spesso facciamo le nostre dimostrazioni al mare e la prossima si svolgerà a maggio probabilmente nella zona di Mottagrossa e la chiameremo ‘Amici a sei zampe’.
Infine, ti voglio nominare tutte le unità cinofile a partire da me: Andrea e Kira; Gianvito e Kira; Emanuela e Barry; Michela e Stella; Roberta e Oliver; mentre Eber D'Ascenzo ha il brevetto da assistente bagnanti e ci segue spesso.

Il materiale fotografico ci è stato fornito direttamente dalla pagina dell'Associazione Onlus Gli dei dell'Acqua.

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