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ANDREA IANNONE NON FINISCE DI STUPIRE, VINCE IN RIMONTA E A PIENI GIRI IL GP DI GIAPPONE: E' IL TERZO SUCCESSO IN CARRIERA

redazione
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Da meno 24 a più 1'23", facendo segnare il miglior tempo proprio all'ultimo giro: grandissima gara del pilota Andrea Iannone: effettua una scelta che, nella prima parte di gara, pare fargli pagare dazio, ma che poi lo lancia, come un colpo di fionda, alla rincorsa degli avversari. Fino a passarli tutti e garantirsi uno straordinario successo. Decisione difficile, ad inizio gara. Con una pista che si stava asciugando, ma che era ancora piuttosto bagnata, i piloti della 125 hanno dovuto scegliere se privilegiare la prima parte del GP, o garantirsi l'ultima. Chi ha scelto di schierarsi in griglia con gomme slick aveva ragionevoli speranze di buone performance dopo il primo terzo di gara, perdendo però, e forse parecchio, nei primi giri. Chi invece aveva montato le gomme da pioggia, aveva il problema contrario: avrebbe guadagnato nelle prime tornate, ma con la certezza di dover remare nella ultima parte di gara. Poi, c'erano le scelte intermedie (con pneumatici intagliati). Iannone (slick) è partito benissimo, ma poi ha dovuto frenarsi. Così come Simon (slick) che per di più è partito ben peggio. Il primo giro ha visto, sul traguardo, Terol, Webb, Espargaro, Corsi, Gadea, Savadori. Iannone 12°, Zanetti 13°. Webb, che si era comportato benissimo nel warm-up, ha passato Terol. Simone Corsi terzo. Al terzo giro è caduto Savadori, che si era distinto nei primi chilometri. Corsi (slick) è entrato robusto su Terol, e lo ha passato. Terol non ha mollato, ed i due si sono ritrovati a sgomitare per un susseguirsi di curve. Danny Webb ha inanellato una serie di giri veloci, ed al quinto il suo vantaggio è risultato di 5" su Corsi. Iannone, con le slick, risultava ancora 12°; Nakagami, suo compagno di squadra, che ha effettuato una gomma di scelte diversa, è settimo. Il vantaggio di Webb è contina ad aumentare: 7". Giro veloce di Iannone, che però è dietro di 23". Viaggia sul piede di 2'05; Webb 2'08. Ad 11 giri dal termine, Iannone è ancora capace di migliorarsi, ed è decimo. Il giro veloce è, nell'occasione, del compagno di colori, Folger. Il più veloce, in pista, è però Bradl (sesto). Continua la rimonta Iannone (8°), mettendo a segno il giro più veloce della gara. All'undicesimo giro, guadagna 5 secondi sui migliori. Pochissimo ancora, e conquista addirittura la sesta posizione: al passaggio successivo sul traguardo, è a 9" da Webb, che ne ha solo 2 di vantaggio su Simon. Chiazze di bagnato su di una pista quasi completamente asciutta. Simon è in testa; Iannone ha nel mirino Marquez, lo passa e abbassa nuovamente il giro veloce. Davanti, solo Bradl, Espargaro, Webb e Simon. Iannone è una scheggia. La sua velocità è 221 km/h; quella di Simon, 212. Sul traguardo, è quarto. Attacca Bradl che lo infila: è terzo; il podio è raggiunto. Bradl non demorde e tenta di riprendersi la posizione. Iannone lo respinge. E' a tre secondi e mezzo dal primo. Quando mancano cinque giri alla fine, Iannone è a 2"2 dalla vittoria. Espargaro è lì davanti, velocissimo sui rettilinei. Meno quattro: Iannone passa, Simon è a solo poco più di un secondo. E lo prende (facendo il giro veloce). Sul traguardo, passa: mancano tre giri. Simon tiene la sua ruota, ma Andrea mette a segno ancora una volta il giro veloce, e porta il vantaggio ad otto decimi. Si volta; l'avversario è dietro. Si rimette in carena, spalanca il gas, passa in testa il traguardo. Seconda vittoria in due gare. E questa volta, a giri pieni.
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