Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il sogno diventa realtà: BTS San Salvo Campione Provinciale Under 13 maschile

Condividi su:
Il 13 Giugno 2008 la BTS affrontava in semifinale la Teate, uscendo sconfitta dal confronto e costretta ad abbandonare il sogno della vittoria. A distanza di un anno esatto la storia si ripete: la semifinale Under 13, per un’ironia del destino vede nuovamente contrapposte BTS contro Teate, ma la storia ha stavolta in serbo un destino diverso che ora vi vado a raccontare …. La palestra ITC di San Salvo , fino ad allora tempio solitario degli allenamenti dei nostri ragazzi, vede violato il proprio silenzio per lasciare spazio al clima di gioioso fermento ed eccitazione che precede gli eventi importanti. Ore 16.00, prima semifinale BTS – Teate, prima contro seconda. I nostri hanno fin qui disputato un percorso netto, perdendo un solo set in tutto il girone eliminatorio e al fischio d’inizio mettono in campo un gioco cinico e spietato che vede in Bucci, Di Rocco e D’Ippolito i principali terminali offensivi . La squadra gira a meraviglia, Di Croce erge un muro di cemento sottorete costringendo a rischiare i pur bravi attaccanti avversari che nulla possono quest’oggi. Dopo una partenza di secondo set da potenziale suicidio i nostri rientrano in carreggiata e riescono ad aggiudicarsi il set e con esso il diritto a partecipare alla finalissima. Al termine della combattutissima seconda semifinale, l’ostacolo che contrappone i sansalvesi al titolo di campioni, ha un nome e un volto: Impavida Ortona. Non starò qui a redigere una telecronaca minuto per minuto di una partita da brividi, ma permettetemi di farvi rivivere quei momenti attraverso gli occhi dei protagonisti, uno per uno: - Lozzi Matteo, entrato in battuta non solo ha sfiorato l’ace, ma ci ha regalato un minuto di prodezze a ripetizione, chiunque attaccasse al di là della rete trovava in lui un fiero ed invalicabile oppositore, una,due,tre,quattro difese consecutive l’ultima della quale ha regalato il punto del 1°set della finalissima. PIGLIATUTTO - Pitagora Matteo, il ragazzo della provvidenza, in qualsiasi momento venga chiamato in causa, per qualunque cosa si fa sempre trovare pronto, indimenticabili alcune sue prodezze in difesa, senza dimenticare la sua continuità al servizio che permette alla BTS di incamerare un discreto vantaggio sugli avversari. SICUREZZA - Carusi Andrea, ha subito per un attimo l’emozione della partita, ma poi si è ripreso e ci ha stupito con alcuni punti di rapina, costante e diligente in ricezione, ha aspettato il suo momento e quando c’è stato bisogno di aiutare la squadra si è fatto trovare pronto. GARANZIA - Sabatini Francesco, la gioia di ogni allenatore, entra al servizio e fa ace, ma non solo, esempio di correttezza e sportività, l’essenza di uno sportivo e un ragazzo dal cuore enorme, altruista e generoso in ogni occasione, non smette un attimo di incitare la squadra. UNICO - Strever Nicola, quest’anno è lui il cucciolo del gruppo, il più piccolo, ma in campo non si vede. Nella semifinale ha alcuni momenti di incertezza, ma in finale si rivela insostituibile, preciso negli appoggi, pungente in attacco ma ci ricorderemo in particolare di un suo muro che siamo certi nemmeno il suo avversario dimenticherà. SAETTA D’ARGENTO - D’Ippolito Martin, centimetri e potenza, tecnica e cuore, inizia in sordina ma entra di prepotenza nel tabellino dei marcatori, mettendo a terra punti decisivi, fin qui tutto normale, ma quando ingrana anche la battuta capisci che quello può essere un gran giorno. DINAMITE - Di Croce Mario, quando salta, gli avversari non possono far altro che guardare in alto, molto in alto, si libra nell’aria come Oliver Atton che tenta di rubare palla di testa a Mark Lenders ma all’ultimo momento,(dopo aver interrogato sé stesso, il padre e Roberto), ci ripensa e fa una rovesciata così Mario all’ultimo(dopo aver interrogato sé stesso, e la possibilità di rimanere integro vedi reazione di Bucci se non gli alzi la palla) butta giù una marea di tocchi di seconda, mentre a muro abbassa la saracinesca e non ce n’è per nessuno. GAZZELLA - D’ascenzo Riccardo, se lo vedi con quell’aria così dolce e ingenua non pensi che dietro si nasconda Jeeg Robot, sembra il ragazzo qualunque, perché in confronto agli altri colossi è( per il momento ci tiene a precisare) il più piccolino, ma quando scende in campo si trasforma e come per incanto diventa un gigante, lui fa il lavoro sporco, riceve difende palleggia e gli altri prendono gli applausi, ma nei momenti decisivi ci mette la zampata e ti conquista quei punti di rapina che valgono doppio. ONE MAN SHOW - Bucci Luciano, il mister lo carica facendogli ascoltare prima della partita una famosa canzone di Battiato, e allora lui al grido di”Cuccuruccuccucu Palomaaa” buca il pavimento in attacco, mentre il mister di rimando gli canta “aiaiaiaiai cantava” (e il cantava non stà per gioia)dopo che sbaglia per eccesso di adrenalina la battuta sul 14-8. Ma diamo a Cesare quel che è di Cesare, buona prestazione in attacco, sopra le righe in difesa, non spigola nemmeno una ricezione, lo avremmo voluto solo un po’ più spregiudicato, perché Boom Boom Bucci non è un soprannome a caso. LEADER - Di Rocco Giuseppe, un anno fa giocò solo pochi minuti e l’articolo uscito dopo la partita recitava: “Ha assaporato poco la semifinale ma il prossimo anno sarà lui che speriamo ci guiderà ancora più lontano. PROMESSA.”Ebbene l’ha mantenuta in pieno, guida la squadra e la tiene unita nel momento più pericoloso, dopo aver perso il secondo set, suona la carica e uno dopo l’altro implacabile mette a terra i palloni schiantandoli come macigni, che ci consentono la fuga nel terzo e decisivo parziale. E dalla panchina un grido si leva: “Un capitano c’è solo un capitano….” DECISIVO. - Il pubblico, incredibile davvero, un’emozione vedere tutti i genitori dei nostri ragazzi incitarli e soffrire insieme a loro con un impeto e passione inaspettati, completamente coinvolti, ma non solo loro, Presidente e Vicepresidente, Michele Natale e Pascal Di Cesare, in tribuna a trattenere il respiro con loro, guidati dal tifo del’onnipresente Maurizio, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo per quanto fa per questa società e con quanta passione e amore lo fa e la nuova recluta Andrea, che da quando ha messo piede nel gruppo BTS non ne è mai uscito, sia come giocatore che come persona, grazie di cuore. - Nella pallavolo in campo scendono sei persone, ma oggi ce ne erano molte di più, e quelle persone in più devono sentirsi fiere e orgogliose di quanto hanno fatto, perché se la BTS ha alzato quella coppa al cielo è anche grazie a loro, l’anno scorso se la sono visti scivolare via dalle mani dopo aver dato tutto in campo, oggi quella coppa è anche loro, perché hanno insegnato ai loro compagni molte cose:il rispetto, la disciplina, l’impegno, la voglia di fare, il dare una mano senza pretendere nulla in cambio, ma anche la cosa più importante di tutte: ”in campo non esiste il singolo, ma esiste la squadra e la BTS Under 13 lo è davvero”, per cui Manuel, Luca, Simone e Daniele, 10,100,1000 volte GRAZIE. E come ogni articolo finale che si rispetti, la cronaca dell’ultimo punto: “ Impavida al servizio, ricezione imperfetta di Nicola che manda nell’altro campo, facile appoggio e schiacciata dell’attaccante posto due dell’Ortona che si infrange sulle braccia di Peppe. Palla precisa a Riccardo che alza una palla perfetta, alta e attaccata come la vuole il capitano, la palestra ammutolisce, tutti trattengono il respiro fino allo spasmo e si alzano pian piano, Peppe attacca a tutto braccio ma la palla viene intercettata dal nastro il quale rallenta l’attacco che viene difeso. Tutti di nuovo seduti, ma non per molto, perché la difesa è imprecisa e la palla cade nel campo del l’Ortona ed in campo e sugli spalti esplode finalmente la festa, e la gioia per il traguardo raggiunto è tutta negli occhi lucidi di Mister Tenaglia. Invasione di campo dei ragazzi e dei genitori sugli spalti, saluto agli avversari. Ora manca solo una cosa da fare, la consegna della Coppa che il Presidente Bisignani ripone nelle mani del Capitano Peppe, il quale la alza al soffitto e poi via al giro d’onore …..”
Condividi su:

Seguici su Facebook